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venerdì 19 agosto 2011

GRAVEYARD - Graveyard


Mettere sotto contratto i Graveyard, ritengo che per la Nuclear Blast sia stato davvero un grande colpo, che forse ha spiazzato i sostenitori più incalliti della musica estrema. Ma un'etichtta deve sempre ricercare chi produce musica di qualità e la band svedese direi che ha talento da vendere. La loro ultima e seconda complessiva fatica in studio Hisingen Blues è stato un album assolutamente sbalorditivo e spiazzante, che forse è andanto ben oltre le attese. Ecco perché la label teutonica ha deciso di far propri i diritti del loro omonimo disco d'esordio dato alle stampe quattro anni fa e ripresentarlo dopo averlo messo a lucido. Da un certo punto di vista lo stile è il medesimo e su questo non ci sono assolutamente dubbi, ovvero quello di un rock psichedelico fortemente ancorato agli anni settanta, capace di tingersi a volre di un hard rock puro ed a volre di un blues intraprendente, per un sound che sicuramente piacere anche ai nostralgici di un heavy metal che resta sempre sulla cresta dell'onda. Chi però vuole fare un confronto tra i due dischi della band commette davvero un grosso errore. Con onestà non ci sono paragoni, perché Hisingen Blues è nettamente superiore a questo, anche per diversi motivi, ma direi che è anche una cosa ovvia, perché la band in questo periodo non solo è maturata da tutti i punti di vista, ma ha avuto un supporto di notevole portata che forse agli esordi non c'era. Però questo resta un disco spontaneo, purò, che già ci fa vedere e quindi constatare quanto siano bravi questi Graveyard. Io direi che hanno tutte le qualità per sfondare, lo hanno fatto i Muse ed i Darkness rispolverando suoni che sembravano ormai persi, quindi non vede perché anche loro non debbano meritare una possibilità nei palcoscenici che contano.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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