Ansa News

sabato 17 settembre 2011

NECRODEATH - Idiosyncrasy


Un altro grandissimo disco e nel complesso penso non ci sia tanto altro da aggiungere, perché i Necrodeath sono una vera e propria certezza nell'albito del metal non solo nostrano, ma mondiale. "Idiosyncrasy", edito dalla Scarlet Records, è l'ottavo album in studio per il gruppo ligure, che torna sul mercato discografico con un disco di brani indediti a due anni di distanza dal pregevole "Phylogenesis" ed a quattro da quella grande opera d'arte dal titolo "Draculea", album controverso che a mio modesto parere in molti non hanno compreso fino in fondo. Ovviamente trascuriamo l'album di cover Old Skull e la compilation recentissima The Age of Fear che hanno mantenuto caldo il nome dei Necrodeath. Da un punto di vista musicale la ricetta della band è rimasta immutata, ovvero quella di un forte mix tra il black ed il thrash, curato sempre con grande tecnica ed intensità, con una struttura portante di notevole spessore e livello artistico. La band oggi è formata dai noti Marco "Peso" Pesenti, un autentico rullo compressore, Flegias autore di una prova eccelsa, GL al basso ed infine l'incredibile Pier Gonella alla chitarra, autore di una prova a dir poco suprema e anche determinante nella fase compositiva del disco. "Idiosyncrasy" è un concept album la cui storia è stata partorita dalla mente Flegias. C'è come sempre dentro l'eterna lotta tra il bene ed il male e la lotta verso il raggiungimento della pace interiore contro ogni previsione. Il disco è davvero molto bello, anche perché si differenzia rispetto ai propri predecessori per un suono complesso, ma non di difficile assimilazione e non per forza progressivo ed anche per i toni crepuscolari. Piace poi la voce di Flegias, per la sua modulazione tra toni alti, bassi e cruenti. Siamo quindi di fronte ad un disco compatto e dall'impatto molto forte, suddiviso in sette parti delle quali non è corretto segnalare un episodio in particolare, perché "Idiosyncrasy" va bevuto tutto d'un fiato. La produzione è stata ben curata e si dimostra completamente adatta per quella che è la ricetta musicale dei Necrodeath. A conti fatti quindi, un'altra perla di metallo nostrano del quale non ne potrete assolutamente fare a meno.

Voto: 8,5/10

Maurizio Mazzarella

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