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sabato 4 luglio 2009

AMORPHIS - Skyforger


Genere: Progressive/Death/Doom Metal (early), Modern Rock/Melodic Metal (later)
Origin:Finland (Helsinki)
Formed in:1990
Label:Nuclear Blast Records
Line-up:
Tomi Joutsen - Vocals
Esa Holopainen - Lead Guitars
Tomi Koivusaari - Rhythm Guitars
Niclas Etelävuori - Bass
Santeri Kallio - Keyboards
Jan Rechberger - Drums

Attivi da poco meno di venti anni, i finlandesi Amorphis giungono con questo nuovo lavoro "Skyforger", edito per la Nuclear Blast, al nono lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato disocgrafico a due anni di distanza dal precente "Silent Waters". Musicalmente, gli Amorphis proseguono nella loro svolta sonora intrapresa dopo l'eccellente "Elegy", assestandosi in una sorta di mix tra rock moderno e metal melodico. Andando dritti al sodo, se avete amato gli Amorphis degli esordi, "Skyforger" potrebbe non piacervi, in caso contrario, amerete questo disco alla follia perché la band scandinava ha confezionato ancora una volta un disco che va ben oltre l'eccellenza. Prodotto in modo perfetto e suonato magnificamente, "Skyforger" suona come un album costantemente fresco, capace di stupire in ogni nota ed in ogni fraseggio. Analizzando "Skyforger" più approfonditamente, si parte con "Sampo", song estremamente affascinante, adagiata su armonie avvolgenti e su ritmi penetranti, dotata di un ritornello accattivante capace di esaltare in modo raffinato la voce strunggente di Tomi Joutsen, autore di una prova assolutamente eccellente, "Silver Bride" a seguire, nasconde una sottile vena malinconica e si assesta su una una melodia profondamente triste, ma sempre molto coinvolgente e particolarmente iptonizzante, dove giocano un ruolo fondamentale i riff delle chitarre, "From the Heaven of My Heart" è in assoluto l'hit del disco, risultando una canzone molto intensa e straordinariamente ispirtata, con a corredo una fortissima componente emozionale, "Sky is Mine" invece, giova di uno straordinario dinamismo che ricorda in modo palpabile "Tuonela", un disco eccellente che al pari di "Am Universum" suona molto attuale aldilà delle critiche dell'epoca. Con "Majestic Beast" nel proseguo, si passa a sonorità nettamene più dure ed estreme, dove gli Amorphis riportano al presente eccezionalmente il capolavoro "Elegy", "My Sun" è in assoluto il momento migliore del disco da un punto di vista prettamente tecnico, disteso su un letto strumentale impeccabile ed impostato su un arrangiamento a dir poco sopraffino, mentre in "Highest Star", la poesia si tramuta in poesia e gli Amorphis confermano la propria capacità di calamitare l'ascoltatore verso la propria musica. Nella parte finale del disco, "Skyforger" si discosta rispetto agli altri componimenti per le splendide chitarre acustiche inziali, ma soprattutto per il proprio stile energico e possente protetto da una melodia estatica e graffiante allo stesso tempo, differentemente "Course of Fate" rimarca la dimensione più versatile della band, per uno stile variegato e seducente, la conclusiva "From Earth I Rose" infine, racchiude l'essenza della band, riassumendo in modo egregio le peculiarità di un disco dal sapore del "capolavoro".

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella

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