Ritengo che i Vader siano ormai una certezza nell'ambito del metallo estremo europeo e questo pregevole Welcome to the Morbid Reich non fa altro che confermare e rimarcare quanto appen affermato. La band polacca è attiva dai primi anni ottanta ed ora raggiunge con questo nuovo disco quota nove in fatto di album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico sempre per la Nuclear Blast a distanza di due anni quella grande opera d'arte intitolata Necropolis. Welcome to the Morbid Reich è classico disco che puoi aspettarti dai Vader, per questo i sostenitori più incalliti della band non resteranno delusi. Quelli che sono i potenziali ingredienti principali ci sono tutti: rabbia, aggressività, cattiveria e violenza. La classica componente di un death dotato di sfumature thrash è sempre presente, con la differenza che il suono è diventato maggiormente brutale anche rispetto al passato più recente. E' stata inoltre rinvigorita la componente tecnica, artisticamente infatti ci troviamo di fronte ad un lavoro di un livello molto elevato, soprattutto le chitarre sono infatti taglienti, incise e prive di ogni potenziale pecca. I brani sono compatti ed hanno un impatto fortissimo, la presa è immediata esono attorniati da un muro sonoro ruvido e robusto che li rende inossidabili ed impenetrabili. La produzione è molto buona, è moderna al punto giusto, senza andare oltre i giusti limiti e consente al disco di risultare un autentico massacro sonoro. Dal mio punto di vista uno dei migliori lavori firmati Vader.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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