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venerdì 8 ottobre 2010

PREMIATA FORNERIA MARCONI - A.D. 2010 – La Buona Novella (Opera Apocrifa da La Buona Novella di Fabrizio De Andrè)


Ogni buon amante del rock e della musica di qualità osservando il titolo di questa recensione avrà un sussulto e penserà ai due volumi del live di Fabrizio De Andrè con la Pfm usciti nel 1979 e subito entrati nella leggenda della musica italiana,primo e mai eguagliato esempio di fusione tra tradizione cantautoriale e rock progressivo,dove canzoni già incredibili nella loro essenzialità traevano ulteriore magnificenza dai nuovi arrangiamenti del gruppo. In realtà la prima incarnazione della Pfm (quando erano ancora i Quelli con Franz Di Cioccio e ‘Francone’ Mussida sempre presenti) aveva già collaborato con De Andrè nel 1970 quando uscì questo La Buona Novella,concept ispirato dalla figura del Cristo (il più grande rivoluzionario della storia,come lo definì il cantautore) e basato sui Vangeli Apocrifi,ponendo in maggior risalto l’aspetto umano di Maria,Giuseppe,Tito (il ladrone pentito) e del Cristo stesso. Chi meglio della Pfm dunque poteva ridare lustro a quest’opera quarant’anni dopo la sua prima versione!!! Qui il disco viene rieseguito e arricchito nei passaggi tra un brano e l’altro da momenti strumentali (l’opera in origine durava circa 35 min. mentre ora supera i 60 min.) che marcano l’atmosfera delle situazioni e degli stati d’animo dei personaggi,per essere più chiari trasfigurano in musica la narrazione stessa. Inutile dire che il disco è perfetto: Franco Mussida tesse ovunque contrappunti e fraseggi con la sua sei corde ora dal sapore mediterraneo,ora fusion,ora elettrici ma sempre misurati…Franz Di Cioccio più pacato del solito ma efficace macchina ritmica offre anche una prova vocale suggestiva (…con la partecipazione di Mussida) e Patrick Djivas…bè il suo basso vale l’acquisto del disco…Non posso e non voglio soffermarmi sui singoli brani,non c’è un solo calo di tensione durante il playing…il disco và gustato per intero in assoluto e religioso silenzio. Poi se gente come Mike Portnoy (ormai ex Dream Theater) e Mike Akerfeldt (Opeth) li annoverano tra i loro artisti preferiti un motivo cari giovani che leggete ci sarà…Dico giovani perché penso che i più vecchietti di noi avranno già tra le mani quest’ “opera d’arte”.

Voto: 9/10

Salvatore Mazzarella

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