Ansa News

mercoledì 16 giugno 2010

MELLOWTOY - Il Puro Modo di Peccare


Intervista ai Mellowtoy in occasione della pubblicazione del loro ultimo album "Pure Sins". Ci risponde il cantante della band Emiliano Camellini:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Il nostro nuovo lavoro si intitola “Pure Sins”, e’ un disco piuttosto vario, carico di aggressivita’ sonora ma al tempo stesso ricco di melodie. Daray Brzozowsky , drummer dei Dimmu Borgir ,ha suonato tutte le parti di batteria dando ai nostri pezzi il groove a cui avevamo pensato durante la stesura dei brani. In pure sins hanno duettato con noi Alessandro Ranzani dei movida e fedi dei cataract oltre a una sessione di archi.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-In realta’ siamo nati come gruppo crossover nu metal, poi con il passare del tempo il ns genere si e’ spostato verso qualcosa di piu’ heavy, con differenti influenze musicali che hanno contribuito a contaminare la nostra musica.

Come è nato invece il nome della band?

-La scelta e’ stata piuttosto veloce, eravamo senza nome e dovevamo fare un concerto , quindi direi che sostanzialmente abbiamo scelto la prima opzione che suonava bene.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Solitamente ci ispiriamo a tutto quello che gira intorno, ci piace affrontare problematiche e situazioni che ci riguardano da vicino, ovviamente i nostri testi vanno a completare il lavoro cominciato con la realizzazione delle musiche , riteniamo infatti che le due cose debbano essere assolutamente in simbiosi.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Diciamo che la nostra musica e’ principalmente abbastanza dura e veloce, vi sono generi differenti che la vanno a concretizzare. Spesso uniamo a questo assalto sonoro delle parti piu’ melodiche di modo da dare ai brani una struttura meno violenta e piu’ riflessiva. Le qualita’ principali di pure sins secondo noi sono : prima di tutto una produzione veramente potente e il fatto che sia formato da canzoni vere e proprie con una semplicita’ strutturale di libero accesso per tutti gli ascoltatori .

Come nasce un vostro pezzo?

-Non c’e’ uno schema predefinito in realta’. Spesso tutto nasce da un riff di chitarra o di basso, dal quale poi si parte con la stesura del brano per poi concluderlo con l’arrangiamento e le parti vocali. A volte capita il processo inverso , ovvero di partire da un’idea di cantato per poi costruirci intorno il brano.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-A livello tecnico non saprei, direi che "Under Destruction" o "Highway to Fall"sono forse i piu’ divertenti da suonare in sede live, mentre a livello emotivo sicuramente "Killer" e "Missing Smile" sono quelle piu’ importanti.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-E’ difficile dirlo, siamo in 6 nella band e ognuno ha diverse caratteristiche e diversi background musicali. Sicuramente la ricerca va fatta molto indietro partendo da band quali Metallica, Pantera, l’hardcore di new york fino ad arrivare ai Faith No More e agli Alice In Chains .

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-In questo momento stiamo lavorando alla realizzazione di un tour europeo su novembre dicembre, a settembre uscira’ il video del nostro primo singolo “this is fire” e partiremo con un minitour italiano. Inoltre faremo qualche data di riscaldamento quest’estate.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Per ora no anche se non nascondo che non ci dipiacerebbe fare un disco live. I nostri concerti sono molto energici e penso che siano la situazione ottimale per ascoltare la musica dei Mellowtoy. In futuro si vedra’ ma sicuramente e’ un passo che prima o poi faremo.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Hai una domanda di riserva? Purtroppo la scena musicale italiana da pochissime possibilita’ alle bands. Devo dire che noi in linea di massima siamo fortunati , abbiamo l’appoggio di bagana records che ci tratta con i guanti, e la possibilita’ di suonare senza grossi problemi. In generale pero’ l’esposizione mediatica che hanno le rock metal bands e’ molto scarsa, considerato poi che in italia abbiamo un underground veramente florido e molto valido. Inoltre c’e’ la cattiva abitudine di stroncare o in generale di sottovalutare qualsiasi prodotto arrivi dall’italia.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Direi entrambe le cose. Sicuramente ci da la possibilita’ di interagire con i fans in maniera molto semplice e diretta e di mettere a disposizione di tutti la nostra musica, allo stesso tempo e’ la ragione principale del calo di vendite che ha investito la discografia negli ultimi anni.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-In generale direi di si, suoniamo ciò che ci piace, anche se non abbiamo mai dato molta importanza alla tecnica in se’. Pensiamo sia piu’ importante scrivere canzoni e tentare di arrivare a colpire emotivamente piuttosto che far vedere quanto siamo bravi. C’e’ da dire che cmq l’esecuzione dei brani deve’essere fatta con grande cura e precisione.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Per quanto mi riguarda se devo sparare alto sceglierei Mike Patton o Trent Reznor

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Ascoltate e supportate sempre la scena indipendente italiana, e’ ricca di cose interessanti ed e’ una valida alternativa alle porcate che spesso la televisione ci propone. Rock n’roll!

Intervista di Maurizio Mazzarella

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