Pensavo che solo i bravissimi Eldritch fossero capaci di unire generi apparentemente diversi, ma comunque uniti da un filo conduttore come il progressive metal, il power metal ed il thrash metal ed invece devo ammetterlo, mi sbagliavo di grosso, perché c'è un'altro gruppo capace di questo e sono anche loro italianissimi, i Nevernight. Questa band con un album omonimo, giunge al proprio esordio sul mercato discografico, autoproducendosi il disco, senza alcun supporto di una etichetta e già qui c'è il primo scandalo, perché è impossibile che un gruppo di questa portata e di questa levatura tecnica non sia supportato in modo adeguato. A prescindere da questo, che sottolinea come l'industria discografica stia passando un periodo difficile, la cosa che conta di più è la musica e quella dei Nevernight è assolutamente di grande qualità, con pezzi potenti, aggressivi, energici, a volte anche brutali, ma sempre avvolti da una melodia seducente, capace di trascinare e coinvolgere, estasiando con momenti tecnici di notevole spessore artistico e vibrante interesse. Di talento questo disco ne contiene tanto e fa rabbia vedere che band molto mediocri e senza alcuna ombra di dubbio nettamente inferiori dei Nevernight riscuotono maggiori consensi ed inondano le pagine delle riviste specializzate, a differenza di questa band che mostra grande grinta e carattere in ogni nota e che meriterebbe di riscuotere ampi consensi. Detto questo, i Nevernignt sono la sintesi perfetta di Queensryche, Testament e Judas Priest, se questa sinergia è di vostro gradimento, la loro musica vi farà sicuramente impazzire. Io nel frattempo mi godo le loro canzoni, soprattutto la splendida Fly (song suddivisa in due parti), un un grande mix d'intensità, poesia ed ispirazione. Che altro dire, fatelo vostro!
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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