Ansa News

mercoledì 16 settembre 2009

MASTERCASTLE - The Phoenix


Il talentuoso chitarrista Pier Gonnella (Labyrinth, Necrodeath, Odyssea, Athlantis, più un mucchio di collaborazioni come il progetto Rezophonic, Pino Scotto, ecc…) proprio non riesce a tenere le mani ferme, allora cosa c’è di meglio se non mettere su una nuova band ?
The Phoenix è l’album d’esordio dei Mastercastle, dove ad affiancare il buon Pier ci sono Steve Vawamas (Shadow Of Steel, Athlantis) al basso e la splendida novità rappresentata dalla cantante Giorgia Gueglio, sicuramente candidata a diventare una delle migliori frontwoman italiane e da tenere d’occhio in futuro; da sottolineare, inoltre, la presenza, in veste di special guest, di Alessandro ‘Bix’ Bissa (Vision Divine) che esegue tutte le parti di batteria.
Risulta davvero piacevole l’ascolto di questo disco che in linea generale propone un heavy metal melodico ma con una buona dose di originalità tutta italiana che diluisce influenze di matrice neoclassica in brani ora tendenti verso il power, ora verso il dark/gothic evitando, proprio grazie all’inventiva compositiva del gruppo, paragoni del tutto scontati con Nightwish da una parte o con Lacuna Coil dall’altra.
Un maestoso stacco di batteria introduce l’opener Words Are Swords, melodica ed allo stesso tempo grintosa, prima di cedere il passo a Princess Of Love (per la quale è stato girato un videoclip), raffinatissima song di stampo gothic.
La heavy ed allo stesso tempo atmosferica Space precede il primo strumentale My Screams, dove Pier mette in mostra tutta la sua abilità. Malinconica invece Lullaby Noir interpretata in modo molto passionale da Giorgia, a cui immediatamente segue la power oriented title track.
Seguono ancora l’heavy Greedy Blade e la tiratissima Down Of Promises, il secondo strumentale Memories per chiudere con la rocciosa ed evocativa Crandle Of Stone dove in alcuni tratti Giorgia ricorda la bravissima Doro.
Da applausi il lavoro di Pier che mette la sua smisurata tecnica a servizio delle canzoni e davvero intensa e convincente la prova di Giorgia che dimostra un’incredibile versatilità, dolce e suadente nei brani più melodici quanto aggressiva nei brani più tirati.
Disco senz’altro meritevole di attenzione, soprattutto perché introduce un modo del tutto innovativo di fare heavy metal.

Voto: 8/10

Salvatore Mazzarella

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