Ansa News

giovedì 23 dicembre 2010

MR. DEATH - Detached From Life


I Mr. Death, per chi non li conoscesse, vengono dalla Svezia e tra le propria fila, vantano la presenza di due ex componenti dei Tiamat, ovvero il bassista Juck (Jörgen "Juck the Ripper" Thullberg) ed il chitarrista Stefan Lagergren. Questo "Death From Life", uscito nel 2009 per l'ottima etichetta polacca Agonia Records, rappresenta il loro disco esordio, che al momento, escludendo l'EP "Death Suits You" pubblicato tra l'altro anche recentemente, rimane l'unico album completo composto in studio. Musicalmente non c'è possibilità di sbagliare. I Mr. Death, lo anticipa anche il loro nome, suonano un pregevole death metal e possiamo serenamente affermare che lo fanno anche piuttosto bene, pur senza stupire. Il loro stile è fortemente influenzato dalla scena scandinava, anche se risulta difficile fare precisi paragoni, perché il gruppo scandinavo con questo disco dimostra di avere una propria originalità. Per dare però un'idea più ampia di quella che è la proprosta musicale dei Mr. Death, possiamo dire che nei Dismember c'è più di qualche punto in comune. Detto questo, certamente "Detached From Life" non sarà il disco che cambierà il mondo, ma sicuramente rispetta al massimo i canoni del genere e per questo merita rispetto. Le canzoni sono molto buone, a conferma delle pregevoli qualità compositive di un gruppo che anche da un punto di vista prettamente tecnico si fa di gran lunga rispettare, senza spiazzare con effetti speciali o eccessivi virtuosismi, che per la verità sono quasi del tutto assenti. La ricetta principale è quindi composta da potenza, energia, violenza, cattiveria, aggressività, grinta e carisma, oltre ad una forte coerenza di fondo ed un notevole spessore artistico, che con onestà, poteva anche essere sfruttato meglio, perché visto il curriculum dei musicisti coinvolti nel progetti, in alcuni frangenti potevano anche permettersi di spingere di più sull'accelleratore e prendersi qualche rischio in più. Ma a conti fatti, i Mr. Death suonano per passione e questo è un elemento che alla fine è comandato esclusivamente dal cuore. Per questo se amate il death scandinavo nel senso più puro di questo genere musicale, amerete anche questo disco senza grossi ostacoli.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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