Ansa News

giovedì 23 dicembre 2010

CREMATORY - Black Pearls


Lo affermo con estrema sincerità. Non sono contrario alle raccolte ed ai classici "Best Of", anche se a sua volta ritengo che nel caso dei Crematory si sia un po' esagerato nel corso negli anni e forse è anche dipeso dai cambi di etichetta e dal periodo di pausa nel gruppo tedesco nei primi anni del nuovo millennio. Però anche nelle esagerazioni a volte può esserci qualcosa di positivo e siamo anche questa volta nel caso dei Crematory, ma andiamo con ordine senza fare confusione. Questo nuovo prodotto che esce per la Massacre Records, è una raccolta piena zeppa di musica, che contiene il meglio del meglio della musica dei Crematory. Nel complesso tutta la discografia passata e recente viene omaggata e per chi non ha nulla dei gruppo tedesco, questa è senza alcuna ombra di dubbio l'occasione per godere della musica di una grandissima band. D'altra parte, questo potrebbe essere anche il classico prodotto inutile per chi dei Crematory sa vita, morte e miracoli, ma in questo caso c'è la classica eccezione che costringe anche il classico fan accanito a far propria questa uscita discografica. "Black Pearls" è infatti un doppio CD e fin qui nessuna novità, salvo per la presenza di un bouns DVD che contiene delle chicche anche piuttosto succulente per chi vuol avere tutto dei Crematory. Diciamo anche però che attorno a questa band si è andato oltre i limiti del buon senso, perché prima di "Black Pearls" in passato sono uscite anche le raccolte "Early Years" e "Remind", che già davano un'idea molto ampia di quello che è il mondo Crematory e quindi musicalmente, questa uscita discografica per certi versi è da ritenere inutile, anche a prescindere dal fatto che dopo l'ultima raccolta sono passati poco meno di dieci anni, in fodo non è passato ancora un anno dall'uscita dell'ultimo disco ed in tempi di vacche magre pesare sulle tasche dei fan è da ritenere anche ingiusto. Dal mio punto di vista, è sempre meglio pubblicare un live in più rispetto ad una raccolta, perché ad ogni disco segue sempre un tour e non tutti purtroppo possono seguire i concerti della propria band preferita, quindi una registrazione dal vivo è sempre un pretesto per presenziare, se pur virtualmente, ad un evento live della band che si ha nel cuore. Tecnicamente c'è poco o altro da aggiungere, questo è il clasico prodotto che non si può bocciare, perché è ben confezionato ed i contentuti sono molto buoni. Ai posteri quindi l'ardua sentenza.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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