Ansa News

giovedì 30 luglio 2009

BARBARIANS - Alle Armi!!!


Intervista ai piemontesi Barbarians, ci risponde il batterista della band KingwarrioR:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Certamente, Dawn of Brotherhood e’ la sintesi di uno sforzo a 360° gradi di una band che ha come obiettivo di scrivere la sua storia nel mondo metal odierno. "Dawn of brotherhood" e’ per eccellenza un album eterogeneo, una lunga storia finalmente scritta e stampata frutto di tanti anni di lavoro e simbolo consolidato della nascita di una nuova band. L’album contiene pezzi come “Like a Dream” tratto da nostre composizioni del ’95 quando ci chiamavamo EARACHE; ci sono pezzi del nostro passato recente : “BarbarianS, The supreme sword, The father of victory, Kurkay" composti nella prima formazione con il dimissionario Walamir alla chitarra solista e rivisti in seguito, “Flames of war” che ha segnato l’ingresso di Red Erik alla 6 corde. Le restanti songs “Man of sorrow. Desperate War, Dawn of Brotherhood, Last battle” sono le nostre ultime composizioni prima dell’uscita ufficiale e rappresentano quanto di meglio la Band ad oggi possa offrire.....salvo i nuovi pezzi chiaramente, ma di questo parleremo in futuro. Brevemente, l’album nasce dal fortunato EP “Kurkay”autoprodotto 2006 nel quale la band ha raccolto ed esposto il primo materiale creato. Ne sono state distribuite nel giro di poco tempo 300 copie alcune delle quali ad addetti del settore. L’utenza ha dato buoni responsi tanto che siamo stati scelti dai Custom Cremona MC come opening in una data Italiana dei Primal Fear nel maggio2008. Abbiamo in seguito ricevuto offerte di produzione da alcune etichette estere ed una Italiana l’Underground Symphony che ad oggi e’ la nostra etichetta. La scelta di firmare con l’Underground Symphony e’ scaturita dall’estrema professionalita’ del titolare Maurizio Chiarello e del suo Staff, nonche’ dal precedente storico della label stessa, la quale ha dato nuovamente prova di saper fare bene il proprio lavoro. L’Underground Symphony ha saputo conferire all’opera una confezione ed una grafica degne di Band decisamente maggiori avvalendosi di grafici professionisti , Farinelli e Mendolia, e stampando il tutto in digipack con annesso libretto testi. Sull’Artwork, a quanto pare, non si e’ badato a spese e, gusti a parte, il prodotto si commenta da solo. Dopo alcuni accordi preliminari con Chiarello siamo entrati negli AUTHOMA Studios nei quali abbiamo trovato modo e maniera di poter lavorare in tranqillita’, quindi in modo proficuo d incessante. Il titolare degli studios Pennazzato, ha seguito passo a passo tutto l’album dando valore aggiunto all’opera, forte della sua esperienza come musicista e tecnico del suono. Ricordo ai lettori che I BarbarianS non sono una band professionista (per ora...)e di fronte ad 11 pezzi in studio le difficolta’ da superare non sono state poche.. Insomma, tutto e’ filato dritto, ci sono voluti 11 mesi circa per 11 pezzi dalla firma all’uscita , ma oggi, cd alla mano ci sentiamo di dire che il grande sforzo economico e fisico sostenuto ha dato un risultato, per noi, veramente soddisfacente.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-I Barbarians, ideologicamente nascono nel lontano 1991 quando Kingwarrior, Charaton e Skeld ai tempi compagni d’armi (davanti ai banconi dei Pub) gia’ componevano edeseguivano le loro idee metal con il nome Earache. Da allora non molto e’ cambiato siamo cresciuti umanamente (poco) e musicalmente (molto). C’e stato un pit stop di circa 7 anni che ha decretato la nascita dei BarbarianS e di quello che ascoltate oggi. Suoniamo perche’ ci piace farlo, sentiamo la musica dentro ed aspettiamo come fanciulli , il giorno delle prove o dei live. E’ molto bello dopo tutti questi anni, garantisce la genuinita’ della band e delle composizioni. Noi non abbiamo mai cercato gloria a tutti i costi, affrontiamo il nostro cammino al meglio che possiamo cercando di dare un’immagine coerente e trasparente, non cediamo a facili compromessi per partito preso, non ci interessa correre, camminiamo con il nostro passo ed affrontiamo il destino a viso scoperto. Chi ci ama gia’ lo sa, per gli altri il tempo sara’ consigliere. Queste sono le vere origini dei BarbarianS , evitiamo di fare lunghe liste di band e collaborazioni personali appartenenti al passato , quando si fa il nostro nome si parla di una band stretta e solida ove non esistono prime donne e dove tutti gli sforzi sono diretti alla crescita della band stessa. Non e’ retorica la nostra, e’ solo una regola insindacabile di appartenenza alla band.

Come è nato invece il nome della band?

-Dall’istinto e da un piccolo esame di coscenza collettivo. BarbarianS e’ cio che piu’ ci rappresenta e poi ci piace parecchio Noi ne andiamo molto fieri.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Le tematiche da noi affrontate appartengono ad un tempo lontano, non quello dei draghi e degli spadoni, ma bensi’ in tutto il periodo storico in cui la quotidianita’ era garantita da una lotta continua, ed una difesa del proprio io. Anni forse scuri, ma dentro ad essi noi riconosciamola nascita degli ideali in cui crediamo. LEALTA’ ONORE e FEDE. Bandiamo assolutamente tutto il fantasy che ne e’ scaturito ai giorni nostri, dimostrando che il Viking non e’ una tendenza ma una scelta di vita. Lasciamo ai lettori l’interprertazione di quanto esposto. Il testo di una canzone e’ ricercato nella filosofia della band e chiaramente influenza in toto tutta la composizione , un pezzo come Last Battle non puo’ avere la musicalita’ di Flames of War che e’ una canzone d’impeto guerriero. Last battle delinea la sofferenza di quando si da il tutto per tutto ad un fine senza sapere quale sara’ il risultato, tanto che per potere avere un’interpretazione totalmente consona a tutto cio’, e’ stato chiamato in studio il cantante dei Murderhead in affiancamento a Charaton. Consigliamo di ascoltare l’album prendendo coscenza dei testi ed osservando tutti i particolari dell’Artwork, i piu’ attenti sapranno scorgere quanto abbiamo voluto comunicare.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Nudo e puro. Nessuno spigolo smussato, nessun cedimento a facili tendenze. Quando qualcuno indica alcune parti simili ad altre gia’ sentite e’ solo frutto di una critica poco costruttiva. Garantiamo in toto la genuinita’ dei pezzi ricordando l’ascoltatore che l’intero album e’ stato concepito dalla nascita della band all’uscita ufficiale quindi segue a tratti l’evoluzione della band stessa .

Come nasce un vostro pezzo?

-Direi da una cassa di birra, o da una bottiglia di Jack.......forse un tempo .Adesso lavoriamo tanto
personalmente sulle composizioni, utilizziamo un pc in sala prove come punto di confluenza di tutto il materiale che scriviamo a casa utilizzando programmi professionali. Ad oggi abbiamo un fornito database dal quale attingiamo ed eseguiamo i riff che comporranno il prossimo album. Chiaro che sono solo spunti, tutto quanto prende vita sullo strumento, ma e’ un valido aiuto per una band. Ogni prova viene registrata ed archiviata in modo che si possa far evolvere piu’ pezzi contemporaneamente. La coppia di chitarristi Charaton e RedErik chiaramente si fanno carico di tutti i riff di chitarra, Kingwarrior da struttura le parti di batteria e contemporaneamente si occupa dei testi, Skeld sviluppa le ritmiche con chitarra e batteria ed e’ la persona forse piu’ “insopportabile” nel senso buono della parola durante le composizioni in quanto madre natura gli ha (putroppo) dato la capacita’ di notare qualsiasi imperfezione ritmica o solistica anche alle velocita piu’ elevate di metronomo. E’ Il nostro guardiano del tempo e delle metriche, persona fondamentale per chi come noi, suonando, un poco in animale si trasforma..................SEE US ON STAGE !

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Senza ombra di dubbio Like a Dream, e’ 14anni che dorme su cassette mal registrate ai tempi, ed oggi prende vita in una versione particolarmente rivista e rifinita. L’intro che gia’ e stato innocentemente tacciato di poca coerenza, spalanca la porta al nostro passato, l’incalzo del riff iniziale, mette i puntini sulle i ed introduce un pezzo metal senza troppi fronzoli e compromessi, la parte finale identifica gli animali che siamo oggi, gente che fa metal e non perde il vizio e la voglia di spaccare.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Eccola, ce la aspettavamo questa temibile domanda. Una Band come la nostra, fiera ed orgogliosa di quello che sta facendo, si ispira esclusivamente al proprio istinto ed alla propria natura. Pur essendo coscenti che quello che ascolti un poco ti condiziona, cerchiamo sempre di mantenere una ns identita sulle composizioni. Le influenze che accettiamo di buon grado provengono dai gruppi che nel tempo hanno confermato una loro identita univoca, quelli che non hanno accettato facili compromessi ed hanno scritto pagine di storia a tutti i livelli . Stiamo parlando di vita del gruppo, il sound e’ fuori discussione, cerchiamo di mantenerlo il piu’ originale possibile. Fuoco alle polveri......avanti alla ricerca delle similitudini musicali!

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Ci sara’ un tour promozionale. La cosa e’ in via di definizione e verra’ pubblicata non appena avremo dati precisi. Nel frattempo stiamo alacremente lavorando su quello che sara il successore di “ Dawn of Brotherhood “. L’azione promozionale sara’ condotta parallelamente alla distribuzione dell’album, nel frattempo oltre al lavoro di composizione la band sta realizzando in collaborazione con Promozione Italia di Alessandria una linea di merchandise promozionale dedicata, avvalendosi nuovamente di un’azienda che ad oggi e’ un’istituzione del merchandise metal della scena underground ed internazionale.

E’ un programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Tutto e’ in programma col tempo. Per l’abum live mi sembra veramente troppo presto, di conseguenza anche per un DVD, ma abbiamo pazienza di aspettare . Nel frattempo si sta gia’ lavorando relativamente al copione di un videoclip, la cui regia e’ stata affidata a Francesco Chinchella dei Cavalieri della Commenda, gia’ autore delle coreografie live dei Manowar ed altre grandi bands per intenderci. A lui rinnovo un saluto ed il ringraziamento come attivo collaboratore della band sin dagli albori. ALLE ARMI!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-He he... che dire ...la scena italiana e ridotta non bene ad essere sinceri. Lasciamo in un’ angolo la retorica classica di una intervista e analizziamo la nostra realta’. Le occasioni live si riducono di giorno in giorno, i locali chiudono o cambiano tendenze, mentre a pochi passi da noi Wacken fa Sold Out......il Gods of metal e’solo una parentesi su scala nazionale ....mah sara’ la crisi, sara’ che la gente e’ preoccupata o disorientata, noi diciamo solo che le bands italiane sono state le prime a
ribellarsi a tutta questa situazione ripristinando un vivaio invidiabile degno del nostro passato storico . I risultati arriveranno molto presto a tutti i livelli.....metal never die!.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Internet fa oramai parte integrante della vita di una band, annulla le distanze e crea contatti che solo pochi anni fa’ sembravano impossibili. Noi ne facciamo un uso controllato e discreto, ma possiamo affermare di considerarlo indispensabile nella nostra evoluzione. Certo con un disco appena uscito ritrovarti piu’ facilmente su un programma P2P piuttosto che su di un sito specializzato, fa un po’ girare l’anima; ma in fondo cosa ci vuoi fare ? Il Demonico Download teoricamente ti abbassa le vendite, ma ti porta in luoghi inaccessibili . Se sei una grande band prendi meno soldini, se sei una band emergente hai una possibilita’ in piu’ di farti notare o di importi sul mercato a scapito di altre band con un posteriore piu’ fortunato. Vedremo cosa ci riservera’ il futuro.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Direi 100 su 100, anche se la parola talento e’ un poco troppo grossa per noi. Non abbiamo diplomi di rinomate scuole di musica appesi in camera, facciamo leva sulla nostra esperienza e sullo studio quotidiano sullo strumento e soprattutto sul suonare insieme al fine di ottenere un sound inequivocabilmente BarbarianS. In questo contesto, l’ingresso del nostro Red Erik e’ stato per noi un fulmine a ciel sereno, musicista molto preparato e devoto alla band sin da subito.
Il suo consumo di birra ( non che il nostro sia tanto minore.....), e la sua tumultuosa vita sentimentale, della quale siamo aggiornati prova per prova, lo hanno poco alla volta trasformato in un vero barbaro leale e brutale, introducendolo a sonorita’ grezze ed esplosive allo stesso tempo..

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Non abbiamo ad oggi quel desiderio e tantomeno la necessita’. Fantasticando ci picerebbe sentire il plettro di Zakk Wilde sui nostri riff, o gli arti di Sandoval sulle parti di batteria ... ma restano solo fantasie per ora. L’unica cosa che possiamo affermare e che coerentemente con le scelte artistiche della band , siamo comunque aperti a future collaborazioni con altri musicisti. Dawn of Brotherhood ne e’ testimone

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Certo: “ Comprate Dawn of Brotherhood almeno Maurizio ci rinnova il contratto...” he he .....Battute a parte, siamo certi che sia anche un suo desiderio, visto l’ottimo rapporto instaurato. Noi pensiamo di essere stati abbastanza chiari sui BarbarianS .....chi sono , dove vanno e cosa vogliono. Crediamo che la nostra trasparenza sia stata apprezzata, noi siamo musicisti semplici alla corte di Odino ed al servizio del Metal puro ed integro (SupeMetal). Inutile ripetere la solita romanzina, f.....o questo f.....o l’altro, sarebbe un copia/incolla di altre interviste, anacronistico e poco coerente con la reale politica di molte bands. La musica e’ una forma di comunicazione con se stessi e con gli altri, un misterioso mondo sommerso in bianco e nero ove il grigio serve solo a disorientare la gente. Evitate se potete le false tendenze ed i facili compromessi, camminate per la vostra strada senza mai voltarvi indietro. In un mondo strutturato per dare un’apparenza di benessere a scapito di chi non puo’ parlare perche’ rinunciare a questa liberta?ALLE ARMI!

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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