Ansa News

giovedì 30 luglio 2009

MAN MUST DIE - No Tolerance for Imperfection


Provenienti dalla Scozia, più precisamante dalla città di Glasgow, i Man Must Die giungono con questo nuovo lavoro "No Tolerance for Imperfection", alla pubblicazione del proprio terzo album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a due anni di distanza dal precedente "The Human Condition". Musicalmente, i Man Must Die suonano un death metal di matrice tecnologica, ma la ricetta della band è da considerare comunque molto personale, vista la componente brutale che predomina su tutti i restanti ingredienti del sound costituito dai Man Must Die. Nel complesso, il disco è discreto e gode di una buona produzione, non ci sono elementi spiazzanti o innovativi e scorre lineare, per la gioia degli amanti di queste sonorità che ameranno alla follia questo disco. Si parte proprio con "No Tolerance For Imperfection", ovvero la title-track, un pezzo assolutamente brutale, violento ed impenetrabile, compatto e dall'impatto notevole, privo di alcun momento virtuoso, "Gainsayer" a seguire, prosegue sulla stessa scia del brano precedente, evidenziando nel suo complesso diversi spunti tecnici di particolare interesse, diffentemente in "Kill It Skin It Wear It", i Man Must Die estremizzano ulteriomente il proprio sound e ne viene fuori un mix di cattiveria e crudeltà, mentre in "It Comes In Threes", Joe McGlynn e compagni lasciano temporanemente il piede dall'accelleratore, dando più spazio all'intensità. "This Day Is Black" giova di una rapidità d'esecuzione impressionante, "Hide The Knives" rimarca l'ottimo contributo della sezione ritmica, stesso dicasi per "Dead In The Water", dove sono anche le chitarre ad esercitare un ruolo fondamentale, mentre "What I Can't Take Back" spiazza per i propri ritmi lenti, cupi ed introspettivi. Nella parte finale del disco, "Reflections From Within" evidenzia una pacata dose di versatilità, "How The Mighty Have Fallen" conferma una buona prepazione tecnica complessiva e la conclusiva "Survival Of The Sickest" infine, vede la band esplorare territori differenti rispetto a tutto il resto dell'album, senza però snaturare il proprio stile. Se amate questo genere non farete fatica ad apprezzare questo disco.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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