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lunedì 12 settembre 2011

ARACHNES - Intervista alla Band


Intervista ai nostrani Arachnes in occasione della pubblicazione del loro ultimo lavoro in studio "A New Day". Ci risponde il chitarrista della band Franco "Frank" Caruso:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Ciao a tutti e grazie della vostra attenzione! A new day è quanto di meglio gli ARACHNES hanno fatto in questi ultimi anni; abbiamo lavorato per oltre 2 anni su questo album e ciò ci ha permesso di rivedere molte scelte stilistiche. I mix ad esempio sono stati rifatti diverse volte, fino a raggiungere quell’impatto dinamico che avevamo in mente. A livello stilistico si differenzia leggermente dalle produzioni precedenti, avvicinandosi maggiormente all’ambito Prog, sempre con alcuni aspetti neo classici, anche se in misura minore. Il sound insomma è sempre quello degli ARACHNES, ma bisogna ascoltarlo per capire come abbiamo dosato questa volta i 3 elementi fondamentali del nostro stile: power/prog/Symphonic…

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-La band degli Arachnes nasce intorno al 1995 quando i fratelli Caruso (Enzo /Voce e Frank / Chitarre) decidono di fermare il loro progetto hard-rock “Firehouse” al fine di dare una nuova concezione musicale con un sacco di influenze diverse e più orientato ad un approccio virtuoso di chitarre e arrangiamenti. Secondo una fonte d'ispirazione e sempre illuminati, i Fratelli Caruso sviluppano così il 'perfetto sound Arachnes' che prende vita da una gamma incredibile di influenze: Deep Purple, Led Zeppelin, Queen, Van Halen, Toto, Rainbow, Whitesnake, Yj Malmsteen,Emerson Lake & Palmer, Jethro Tull, Yes, Miles Davis, Bach, Chopin, Stravinskij, Bartok, solo per citarne alcuni. Tutte queste differenti ispirazioni sono ciò che compongono il raffinato sound della band, in una dimensione moderna e del tutto personale a metà fra il metal e il prog, una dimensione sospesa…

Come è nato invece il nome della band?

-Ci affascinava la storia della mitologia greca e la figura forte di questa donna che osò sfidare la Dea (Minerva), e per questo fu condannata a tessere la tela per l’eternità… Gli Arachnes hanno sfidato a loro modo un certo mondo discografico italiano di metà anni ’90, con coraggio e orgoglio, e questa simbologia ha incarnato perfettamente il nostro spirito.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-I nostri testi narrano di vita quotidiana, o meglio, di momenti “mentali”, di immagini e sensazioni. Non sono mai la descrizione di un fatto, ma della sensazione e sentimento che una circostanza ha determinato. Sono situazioni per lo più astratte quindi, dimensioni parallele, oniriche, che vengono rappresentate con colori e suoni differenti da brano a brano, Per questo motivo all’interno dello stesso album puoi trovare una song speed-metal ed una ballad pop rock, senza che ciò sia in contraddizione.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Principalmente un approccio molto tecnico, da parte di tutti gli strumenti, il nostro è un power/prog metal molto articolato, anche ritmicamente, ma malgrado ciò la melodia non è mai penalizzata. Cerchiamo di mantenere sempre un certo equilibrio tra parti molto tecniche e melodie molto cantabili. In questo album inoltre abbiamo dato maggior peso a riff, più aggressivi e pesanti, grazie anche all’uso della 7 corde. E con un tuning più basso. Questo ci ha quindi permesso anche a livello di sound un suono di chitarra più cattivo, ed in generale una ritmica basso/batteira molto più dinamica e presente rispetto alle precedenti produzioni.

Come nasce un vostro pezzo?

-Nessun brano nasce mai uguale ad un altro…. E direi per fortuna! A volte è il riff a dare lo spunto, altre volte la melodia, altre volte ancora un solo di chitarra…. Non c’è una regola nello spunto iniziale. C’è invece metodo, e direi anche molta scuola classica, nello sviluppare l’idea e nell’arrangiamento finale della song. Come la case si costruiscono dalle fondamenta, così è per un brano che per avere solidità deve sempre avere grande ritmica e tessuto armonico… e il resto viene da sé!

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Credo che il brano più rappresentativo di questo album sia Take your life, un perfetto balance tra prog e melodia, con un grande riff e dei soli tecnici e veloci, un brano che sta esattamente in mezzo rispetto a tutte le componenti di questo album e del sound degli Arachnes in generale. Il tutto valorizzato da un mix e da un mastering favoloso, frutto di parecchio lavoro e ricerca; dovevamo trovare un suono che desse ad ogni strumento la possibilità di emergere… e il risultato è stato davvero gratificante!

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Potrei citarne moltissime, ma a nessuna di queste ci sentiamo particolarmente vicine… In realtà le citazione dei Deep Purple, con la cover di FIREBALL, regna sovrana su qualsiasi altra similitudine.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Molta della nostra attività di promozione si svolgerà sicuramente sul web, oramai il nuovo veicolo di informazione che consente di raggiungere ogni angolo del mondo. Al momento siamo anche impegnati nella promozione del nuovo album degli Strings 24, ma questo non ci impedirà comunque di essere presenti dal vivo. Dal mese di settembre inizierò anche una attività di clinic e master class in cui presenteremo il nuovo lavoro degli ARACHNES.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Abbiamo alcune song registrate dal vivo, e stiamo ragionando sulla possibilità di pubblicarle, probabilmente in download digitale o come bonus track, diciamo che l’idea è già in cantiere, e la versione live di ARACHNES (dall’album Parallel Worlds) è bellissima!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-La scena musicale in generale è molto critica… in italia particolarmente, il mercato è inflazionato dalla presenza di troppo band, alcune bravissime, altre pessime, e non c’è da vergognarsi ad ammetterlo, Diventa difficile quindi essere credibili in una scena così popolata e volte poco credibile. Ma abbiamo sempre cercato di distinguerci, magari con scelte non molto popolari, ma che evidentemente ci hanno premiato, e hanno premiato soprattutto il nostro pubblico se siamo arrivati a pubblicare l’ottavo album! Da sempre ad esempio abbiamo evitato di apparire in contesti secondo noi poco professionali, cosi come abbiamo evitato contratti con case discografiche magari molto importanti ma secondo noi poco affidabili. Per noi uscire con Lion Music è invece motivo di orgoglio, perché crediamo sia una etichetta che negli anni ha saputo proporre e promuovere artisti validissimi. Oggi come oggi non si valuta la capacità di un’ artista o la sua popolarità in base al numero di copie vendute, ma più probabilmente in base a quante pagine puoi trovare sui motori di ricerca. Un concetto difficile da far capire ed accettare alle case discografiche, troppo abitate a “fare business” (e non arte). Lion Music ha voluto scommettere con noi, e questa è una grande cosa! Questo sono gli Arachnes, e questi sono stati 15 anni vissuti con questa convinzione!

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Internet non ha danneggiato noi, ha ucciso il mercato della musica su cd, è diverso. Il prezzo lo pagano tutti, band che non vedranno mai un contratto discografico perché le case discografiche non hanno più interesse nel pubblicare i cd, ma solamente le agenzie di spettacolo nel promuovere concerti. Purtroppo non è internet ad aver creato questo danno, ma l’uso sbagliato (e fraudolento) che se ne è fatto. A nessuno verrebbe in mente di entrare in un supermercato, fare la spesa, e passare dalle casse senza pagare; ma per la musica invece si, e non si capisce bene il motivo. I prezzi dei cd? Forse… peccato che la causa però non sia delle band ma dei costi di distribuzione… troppo difficile… andiamo oltre… Che poi internet possa contribuire ad aumentare la popolarità di un artista è sicuramente vero, ma di fatto poi questa popolarità non si sa bene come verrà spesa, non certo con la vendita di cd o brani. E’ cambiato in sostanza il modo di fruire della musica stessa. Per questo motivo noi da anni siamo attivi nella creazione di musica per Tv e Cinema, e diversi brani degli ARACHNES sono entrati a far parte di importanti programmi televisivi. E’ la nuova frontiera della musica probabilmente….

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Noi pensiamo molto, ma è il pubblico ed i notri fans a doverlo dire, noi possiamo solo cercare di fare del nostro meglio!

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Non uno in particolare, grazie all’esperienza con gli Strings 24 abbiamo avuto modo di collaborare con Andy Timmons, Kiko Louriero e molti altri, mentre in italia grazie alla mia attività di musicista per Tv e fiction ho suonato con vari membri della PFM e in passato con Franco Battiato, tutte esperienze che accrescono il proprio background musicale. E se ci sarà lì opportunità di altre collaborazioni saremo sempre ben contenti!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Un ringraziamento a quanti in questi anni ci hanno seguito, in questo mondo non facile del metal che spesso non ha il giusto spazio nei grandi canali di comunicazione. Seguiteci sul nostro sito ufficiale www.arachnes.it e su Facebook e my pace per tutti gli aggiornamenti futuri! ROCK ON!

Maurizio Mazzarella

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