Ansa News

lunedì 12 settembre 2011

AGRADO - Rumore Bianco


Formatisi a Milano nell’ormai lontano 2005 e fin da allora sempre inalterati nella formazione (un power trio che vede Alessandro Massa alle chitarre, Omar Russo al basso ed alla voce, Loris Rigamonti alla batteria ed alla voce), è grazie all’incontro con Franz Di Cioccio (PFM of course…), direttore artistico di Fermenti Vivi, sottoetichetta della Edel, che i nostri hanno avuto una chance ed anno rilasciato il loro debutto, questo Rumore Bianco, che mette in mostra il talento compositivo ed esecutivo dei tre, esaltato dalla produzione di Brando e Lele Battista (ex La Sintesi). Un melting pot di influenze eighties come Smiths, Cure ma anche primi Litfiba, che si scontra con la tradizione melodica e canzonettara italiana (tipo Modà, e questo non è esaltante purtroppo…). Ora il punto è proprio questo: nei momenti in cui la band mette a frutto le predette influenze di provenienza anglofona, dimenticandosi che in Italia abbiamo avuto aborti musicali come Lunapop, 883 ecc., aumentando anche la dose di personalità profusa in questo calderone, i risultati sono esaltanti. Esempio ne sono l’opener Tra Sogni E Dovere, l’hard rock di L’Uomo Che Sorride, la caleidoscopica Un Cielo Senza Nuvole e la riuscitissima Piccola Luce, cover del brano Change dei Tears For Fears. Il resto purtroppo rischia di far perdere al gruppo la possibilità di ritagliarsi un consistente spazio al sole e sarebbe un peccato perché hanno talento da vendere. E con alle spalle una produzione ed una supervisione pari a quella di questo disco, ci aspettiamo che il prossimo sia un capolavoro.

Voto: 6,5/10

Salvatore Mazzarella

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