Ansa News

lunedì 8 agosto 2011

TORMENTED – Rotten Death


Coloro che sono avvezzi al death metal old school avranno già intuito dal nome di questa band svedese il contenuto dell’album d’esordio “Rotten Death”, inoltre costoro avranno anche notato la somiglianza del logo con gli Entombed, altra band loro conterranea. I quattro deathers grazie alla francese Listenable Records incidono questo album il quale non offre alcun tipo di compromesso: il metallo è nero, maledetto, grezzo e sferragliante ed è suonato senza alcuna sosta, senza mid tempos, decelerazioni o variazioni di qualsiasi tipo. Testa bassa e carica, questo sembra essere il motto di Andreas Axelson, (voce e chitarra) e degli altri tre suoi compagni. Le chitarre sono un vero ruggito, ma tanto fedele proprio a quelle degli Entombed, ma senza dimenticare l’illustre scena death metal svedese dei primissimi anni ’90. A questo punto diventano rintracciabili sound dei Tormented gli echi dell’hardcore più spinto e virulento possibile, il black metal dei Venom e dei Merciless, la corrosività dei Carbonized e i primi vagiti di At The Gates, Dismember e di tanti altri ancora che non starò a nominare. Ai Tormented non gli si nega che la convinzione di ciò che fanno sia intensa e, qualitativamente, il loro revival (perché usare il termine old schhol?) è anche ben limato. Tuttavia quanto può reggere l’ascolto di un album che ti riporta alla memoria dischi altrui, e ascoltati anni e anni fa. Quanto regge il sound di una band che non ti dona se stessa ma ti cita solo canzoni e album che sono dei capisaldi imprescindibili? “Rotten Death” è per chi adora visceralmente il death metal di vent’anni fa e oltre. Magari quello di band con il nome che termina con la desinenza “ed” (Possessed, Entombed, Carbonized, Unanimated…)! Mi si perdoni l’ironia, ma è un sound che non regala emozioni nuove o maggiori di quelle band citate; forse quest’esordio visto l’inflazionato mondo metal odierno non è stato ben.

Voto: 5/10

Halb9000

Nessun commento:

Posta un commento