Ansa News

mercoledì 8 giugno 2011

GRAAL - Intervista alla Band


Intervista ai nostrani Graal in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco "Legend Never Die". Ringraziamo di vero cuore la Black Widow Records e la Blood Rock Records:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Legends Never Die è il nostro terzo album e il secondo uscito per l’etichetta Blood Rock Records. Comporlo e registrarlo ci ha portato via diverso tempo ma alla fine il risultato è stato ben oltre le nostre aspettative. Il sound è un mix di Hard rock anni 70 con richiami alla New Wave of British Heavy Metal e Prog. Comunque se qualcuno fosse preso da un attacco di curiosità può sempre andare su Reverbnation e aver modo di farsi un’idea di cosa suonano i Graal.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Siamo tutti nel giro delle cantine e del metal di Roma da diversi anni. Dopo una parentesi di rock italiano e qualche cd alle spalle ci siamo ritrovati ad aver voglia di ritornare al nostro primo amore – l’hard rock – e così nel 2004 i Graal hanno preso forma e hanno dato sfogo al loro istinto.

Come è nato invece il nome della band?

-Ci piace affrontare certe tematiche che a volte potrebbero sfociare nel fantasy. Non parliamo di draghi o castelli, ma non disdegnamo personaggi eroici o epiche battaglie dal contesto medievale. Graal ci è sembrato il nome giusto per il nostro sound e i temi affrontati.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Come ti dicevo i testi hanno sempre una loro importanza anche se una certa musicalità delle parole a volte prende il sopravvento e ci indirizza su tematiche non sempre programmate. Non ti nego che ci piace subire il fascino da tutto ciò che è antico, misterioso e oscuro. Più Graal di così non potremmo essere.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Di certo alcune sonorità vintage con riferimenti anche agli anni 80 e molta melodia. Crediamo tanto in quest’ultimo fattore anche se non siamo di certo un gruppo AOR. Ci piace perderci di sovente anche in alcuni brani dai risvolti Folk medievali e sono piccole parentesi che spesso ci gratificano e rendono il sound Graal ancora più vario e eterogeneo. Non voglio far pensare che il nostro suono subisca la fascinazione di troppi generi, ma quello che si ascolta nei nostri dischi è il nostro vissuto a livello di ascolti e di influenze musicali.

Come nasce un vostro pezzo?

-A volte basta un riff, un coro o un semplice arpeggio per dare il via alla composizione di un brano. Il contributo è sempre di tutta la band anche se la fonte spesso può essere quasi sempre la stessa.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Ci sono due brani del nuovo album che riteniamo i più rappresentativi e che dal vivo sono costantemente inseriti nel nostro set: “I’ll find a way” e “Gods of war”. Crediamo che in queste canzoni, potenza e melodia, convivano in modo in equilibrato e siano componenti di grande impatto.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Devo dire che il sound dei Graal ha subito diverse influenze da band storiche e da altre meno conosciute. Mi vengono in mente i Kansas, gli Uriah Heep, i Warlord, gli Ashbury, i Budgie, i Kiss e anche un po’ di Led Zeppelin. Intendiamoci: subire l’influenza di certe band non vuol dire assolutamente paragonarci nemmeno alla lontana ad uno solo dei gruppi che ho appena citato. La coerenza e l’onestà alla base di tutto….Non basta dipingere un quadro e sentirsi Michelangelo!!!

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Suonare dal vivo gratifica molto, anche se non sempre si riesce a trovare il contesto giusto per esibirci. Non voglio dire che facciamo i preziosi, ma a volte ci è capitato di dover decidere se condividere il palco con gruppi reggae o di metal estremo oppure rinunciare alla serata. Comunque siamo ben lieti di accogliere tutte le richieste e poi valutarle con una certa coerenza e professionalità.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Per il momento stiamo già lavorando alla composizione di nuovi brani e non credo che ci saranno, a breve, altre uscite.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Le problematiche sono sempre le stesse, poche serate e spesso mal retribuite. Non pensiamo di voler diventare ricchi suonando, ma almeno che ci venga riconosciuto un contributo adeguato ai costi affrontati per rientrare delle spese effettuate.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Come potrebbe danneggiarci un mezzo che ha il grande merito di fungere da cassa di risonanza a livello mondiale? In fondo una vetrina come internet è imprescindibile per qualsiasi iniziativa o band che voglia dare visibilità alla propria musica.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Non ci riteniamo talentuosi o fenomeni degli strumenti che suoniamo, ci piace pensare che quello che si ascolta è ciò che ci gira in testa senza limitazioni o compromessi di sorta.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Bella domanda! Ti dico che tra i tanti ci piacerebbe suonare con Kerry Livgren dei Kansas o Nikki Sixx dei Motley Crue, ma sono solo sogni e in fondo desideri a senso unico. Beh visto che ci dai questa occasione e fantasticare non costa nulla, mi permetto di aggiungere Biff dei Saxon e Lemmy dei Motorhead.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Vorremmo tanto poter suonare ovunque ce ne fosse data la possibilità. Se dovessimo capitare dalle vostre parti non perdiamo l’occasione di conoscerci e condividere un’esperienza insieme. Ma se ciò non dovesse accadere allora supportateci impossessandovi del nostro ultimo disco “Legends Never Die” tramite la Black Widow di Genova o nei negozi di settore della vostra città. Grazie di tutto e a presto. Graal

Maurizio Mazzarella

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