Ansa News

venerdì 13 maggio 2011

GLEN DROVER - Metalusion


Per la prima volta nella sua carriera Glen Drover si affaccia sul mercato imprimendo esclusivamente il suo nome sulla confezione di un cd. Sicuramente la maggior parte di voi lo conosce per la sua presenza dal 2004 al 2008 alla corte di mr. Mustaine (Megadeth of course…!!!) ma Glenn ha anche fondato gli Eidolon col fratello Shawn, che ancora resiste alle bizze del ‘redento’ Dave, e ha fatto parte del gruppo di King Diamond con cui ha inciso House Of God nel 2000. Il titolo di questo disco non è buttato lì per caso ma è la combinazione delle parole metal e fusion e questo la dice lunga su quello che andremo a sentire. Oè, sia chiaro, è un bel sentire !!! Perché innanzitutto abbiamo a che fare con un lavoro che non è la solita esibizione di shredding ma che nasce con la voglia di regalare qualcosa di inusuale a chi lo ascolta. Composto equamente da brani originali e covers, quest’ultime non sono certo quelle che ti puoi aspettare di trovare su un disco di un chitarrista metal. Parliamo infatti di autori come Al Di Meola, Frank Zappa e Jean-Luc Ponty (!!!) i cui brani sono rivisitati dalla chitarra di Glen in maniera degna di nota. Ricco il carniere di ospiti tra i quali spiccano Chris Poland (un altro metallaro appassionato di jazz e fusion) e Vinnie Moore sul primo brano Ground Zero, seguono Steve Smyth (Forbidden), Fredrik Akesson (Ophet), Jeff Loomis (Nevermore) oltre a Jim Gilmour (Saga) alle tastiere, Paul Yee (bass), Chris Sutherland (drums). Davvero un lavoro godibile fortemente consigliato !

Voto: 7,5/10

Salvatore Mazzarella

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