Ansa News

venerdì 13 maggio 2011

ALBERTO RIGONI - Rebirth


L’ascolto dei 43 minuti di musica che compongono questo Rebirth, secondo album solista, riescono a rendere idea in modo perfetto di quanto sia bravo Alberto Rigoni. Conosciuto al pubblico metal come bassista dei prog metallers Twin Spirits, da poco sul mercato con l’ottimo Legacy, in realtà il nostro è un musicista eclettico (persegue infatti altre attività musicali come il progetto pop oriented Lady & THE BASS oltre ad un ricco carniere di collaborazioni), che in questo lavoro ha modo di spaziare in diversi generi musicali, utilizzando tutti gli spettri sonori che il suo magnifico sei corde Elrick gli permette. Lo spirito del miglior Joe Satriani (a livello compositivo s’intende) aleggia nell’opener Free, seguita dalla title-track segnata dalla vena jazz di Alberto, che si dimostra grande improvvisatore nonché musicista in grado di reggere la scena col suo strumento che è qui circondato solo da qualche effetto elettronico ed un arpeggio di chitarra acustica, mentre disegna melodie di notevole spessore. Story Of A Man è caratterizzata da cambi ritmici mentre il breve strumentale The Net precede un lotto di brani cantati più metal oriented per poi riprendere con altri brani strumentali. Notevole è la presenza di ospiti prestigiosi come Gavin Harrison (batterista di Porcupine Tree ed a lungo collaboratore di Claudio Baglioni), John Macaluso, Michael Marning ed altri… Che dire ! Davvero un album interessante per chi ama il basso ma senza dubbio gradito anche a chi ama generi come prog, fusion o comunque non pone barriere ai suoi ascolti musicali.

Voto: 8/10

Salvatore Mazzarella

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