Ansa News

sabato 16 aprile 2011

L'IMPERO DELLE OMBRE - Intervista alla Band


Intervista ai nostrani "L'Impero Delle Ombre" in occasione della pubblicazione del loro ultimo lavoro in studio "I Compagni di Ball" edito da Black Widow Records. Ci risponde il cantante della band Giovanni "John" Cardellino:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Si, dunque salve a tutti,il nostro nuovo disco si chiama "I Compagni di Baal" ed è un concept album basato sullo sceneggiato televisivo omonimo francese della regia di Pierre Prevert trasmesso alla fine degli anni 60 in Francia e negli anni 70 in Italia. Noi abbiamo cercato di cucirgli sopra una nostra interpretazione musicale con i mezzi a nostra disposizione il "cemetery rock" sorta di fusione autoctona di Hard'n'Heavy Doom Dark e Progressive Metal.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Questo è piu' che altro il mio progetto nato nel 1995 quando mi ero un pò scocciato di girovagare da un gruppetto all'altro e decisi di dare forma alle mie passioni musicali ed extra musicali unendo il mio amore per certo Dark Sound Italiano come Death SS/Paul Chain alle mie letture esoteriche ed ai films dell'orrore.Di gente nella band ne è passata tanta ma alla fine nel 2003 e subentrato finalmente un elemento fisso, mio fratello Andrea alla chitarra, che insieme ai fratelli Dario ed Henry Caroli, batteria e basso dei fondamentali Sabotage, abbiamo incominciato a fare sul serio producendo il primo full a fine 2004 uscito per la mitica Black Widow Records.

Come è nato invece il nome della band?

-Questo nome è venuto fuori da una lettura che feci all'epoca di un saggio di magia e stava a simboleggiare l'inferno,così pensai di inserirlo nel cerchio magico,un sigillo di protezione, di Cornelius Agrippa ,quando composi il logo del moniker.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-No noi non trattiamo di quotidianità in modo esplicito,bensì in forma di metafora nel bel mezzo di testi dall'estetica occulta,macabra e spirituale. E comfermo che i testi sono di importanza centrale nell'economia della musica dell'Impero. Cerchiamo di creare quella giusta alchimia per far arrivare le emozioni, che sono il fulcro di questo progetto!

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Di sicuro una buona vena dark, un mood oscuro ma al contempo progressivo direi emotivo ,dettato dai lancinati assolo di chitarra e tastiera, una solida base ritmica vecchio stile e soprattutto una pregnante linea vocale ed un'intelaiatutra di massicci riffs di chitarra di Sabbathiana memoria.

Come nasce un vostro pezzo?

-Da stati di alterazione emotiva e spirituale,da giri ossessivi nella mia mente,dall'atmosfera circostane,da visite a vecchi ruderi e cimiteri,da sbornie...dal fato!

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Non vorrei sembrare immodesto nell'affermare che amo il lavoro per intero e mi torna difficile estrapolare un solo atto dall'opera;è come un puzzle dove ogni brano s'incastra indissolubilmente all'altro. Lascio a te e a chi ha preso il disco la questione.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Beh,come detto in primo luogo i grandi nomi del Doom italiano degli anni 80: Deathss, PaulChain, The Black, Requiem, Run After To, Presence, Abiogenesi, Black Hole.. le formazioni italiane anni 70 di prog più oscuro come Jacula/Antonius Rex, Biglietto per L'inferno, Balletto di Bronzo, Metamorfosi, ma anche Le Orme, Osanna, PFM, BMS, il primo Battiato e tante altre cose anche straniere come Pink Floyd, Black Sabbath, Black Widow, Atomic Rooster e ancora AngelWitch, Demon, WitchfinderGeneral,St Vitus, Pentagram... il tutto ed anche di più: assorbito,metabolizzato e assoggettato alla nostra visione.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

- Ora stiamo provando il live con una formazione a due chitarre e pianificando una serie di concerti nel Salento di cui la prima data è venerdi 13 (data quanto mai adeguata!) maggio ai "Sotterranei" di Copertino a Lecce e ne seguiranno altre spero al nord Italia.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-No,è ancora troppo presto con soli due lavori ed un 45 giri! Sono dell'avviso che un passo del genere richieda una vera maturita' e longevità in una band anche a livello quantitativo di composizioni originali. Sarebbe davvero un sogno che spero col tempo si possa realizzare.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Molto buona! e mi riferisco ovviamente alla scena underground metal,ci sono davvero un sacco di belle realta' musicali di giovani band che hanno riscoperto il gusto del Old School e di come va suonato il rock duro, qualunque esso sia dall' Heavy all'Hard,dal Doom al Thrash,dal Prog allo Speed! Le problematiche però purtroppo vanno di pari passo con le bands :poche occasioni di suonare dal vivo e mal pagate, se non per niente, malgrado le solite tribute bands di merda vanno a spron battuto!

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Guarda, quando siamo ripartiti nel 2003 con la band, internet per noi non esisteva! è solo negli ultimissimi anni che abbiam fatto un myspace ed un amico (Marco Gargiulo di Musicmag.it) ha creato una fanpage su Facebook a noi dedicata, e lo ringrazio. Ma vorrei precisare che la musica secondo noi si fa , e si segue live, dal vero! Detto cio' non demonizzo affatto nulla; il mezzo web è un di più, e per questo sicuramente ci ha agevolato e fatto conoscere.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Credo molto, perchè con poco a livello tecnico ,di velocita' a rilento, ed il cantato in italiano bisogna essere convincenti e far presa grazie alla bonta oggettiva della composizione anziche' buttare fumo negli occhi con milioni di note sparate alla velocità della luce, super tecnica e piu' attitudine a volte che sostanza di tanti sottogeneri estremi.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-I Saint Vitus i Sarcofagus..... Di italiani mi piacciono i chitarristi dei Death SS di "Heavy Demons" Al Priest e Steve Minelli e il batterista Ross Luckater, ma anche il Paul Chain di una volta!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Che dire ragazzi: tenete duro e.... LONG LIVE CEMETERY ROCK!!!! Giovanni "John Goldfinch" Cardellino.

Intervista di Maurizio Mazzarella

N. B. Si ringrazia di vero cuore per la grande disponibilità la Black Widow Records

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