Questo si che è thrash metal!!! Ma thrash metal fatto con i sacri crismi!!! Gli Havok, provengono dagli Stati Uniti d'America, per la precisione dalla città di Denver, nel Colorado e sono attivi da circa sette anni. Questo nuovissimo "Time Is Up", edito per la Candlelight Records, è il loro secondo lavoro in studio, che giunge sul mercato discografico a distanza di poco meno di di due anni dal disco d'esordio "Burn". Musicalmente, lo abbiamo anticipato, gli Havok suonano un pregevole thrash metal, fortemente ispirato alla scena della California, per intenderci, quello della Bay Area. Le influenze sono le solite, ovvero Metallica, Megadeth, Exodus, ma soprattutto Testament, quelli dei primi lavori in particolare. Sono talmente simili alla band di Chuck Billy, che in più di un frangente i due gruppi, con le dovute proporzioni, si confondono. Questo però non significa che gli Havok sono una band clone dei Testament, tutt'altro invece. David Sanchez e compagni infatti, sono dotati di un'identità molto precisa, anche se devono migliorare in personalità. "Time Is Up" resta ad ogni modo un album discreto, dove viene dato il giusto spazio alla potenza, senza mai trascurare la tecnica, soprattutto delle chitarre, un aspetto assolutamente da non sottovalutare per quello che è lo stile di fondo degli Havok. L'impatto dei pezzi è molto buono, anche se per comprendere alcune sfumature, è giusto ascoltare il disco più volte, perché altrimenti si potrebbe correre il rischio di sottovalutare il valore complessivo di una band egregia e di prospettiva, al momento ancora acerba da alcuni punti di vista. Da migliorare anche la produzione, che avrebbe donato più lustro al disco se maggiormente curata.
Voto: 6,5/10
Maurizio Mazzarella
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