Intervista ai nostrani Hollow Haze in occasione della pubblicazione del loro nuovo album in studio "End Of A Dark Era":
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-Ciao! Il nostro terzo disco è intitolato “End of a Dark Era” ed uscirà in Italia il 20 dicembre e il 7 gennaio worldwide su Crash & Burn Records. E’ un full lenght di heavy classic, con influenze dark e composto da 10 brani, tra cui una storica cover.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-La band nasce nel 2003 dalla volontà del chitarrista e produttore Nick Savio, master mind della band. Dopo il buon risultato ottenuto dai due dischi (Hollow Haze 2006 e The Hanged Man 2008), la band trova la definitiva line up con Ramon Sonato alla voce, Nick Savio alla chitarra, Camillo Colleluori e Dave Cestaro, batteria e basso ed infine Simone Giorgini alle tastiere.
Come è nato invece il nome della band?
-Il nome della band nasce da un idea di Nick che ben si presta alle sonorità scure e minori che contraddistingono il sound della band.
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-I testi di questo disco sono stati scritti tutti dal nostro singer Ramon. Trattano metamorfosi e reazioni alle vicende di ogni giorno, scritte in lirica. I testi sui nostri brani aiutano ad accentuare il “tiro” dei nostri pezzi, accoppiando ad una melodia o ritmica, una giusta lirica.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-Siamo tutti d’accordo che la qualità principale di questo disco, sia la mostruosa produzione del nostro chitarrista Nick. Ai Remaster Studio ha eseguito un lavoro al dir poco eccezionale. L’ album può piacere ad una vasta gamma di ascoltatori, è un metal classic che può arrivare a toccare anche ascoltatori di altri generi, dai più pesanti ai più soft.
Come nasce un vostro pezzo?
-I pezzi vengono improntati dai riff di Nick e Simone, poi tutta la band interviene a ruota facendo crescere ogni singolo brano.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Sicuramente “Coming From Hell”. Dal quale abbiamo registrato anche un videoclip, disponibile sui nostri siti e pagine e YouTube.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Black Sabbath, Primal Fear e Judas Priest!
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-Al momento stiamo già lavorando sulla scrittura di nuovi brani. “End of a Dark Era” verrà ben pubblicizzato dalla nostra label, Crash & Burn Records su principali riviste del genere, website e recensioni. Date live già iniziate, con in programma un lungo tour di supporto!
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Al momento no. Ma stiamo stampando dei vinili di “End of a Dark Era” data la richiesta.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-Purtroppo il metal in Italia, come tutti sappiamo, non ha molta parola. Ci sono molte band tricolore con grandi potenzialità, ma col difetto di essere italiane. Vivendo così in una realtà che non ci lascia molto spazio.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Internet è stato un gran punto di forza, soprattutto per la pubblicità e per permettere di far correre velocemente news ed informazioni a tutto il web. Forse è stata una delle poche buone novità in un paese in cui il metal se lo cagano in pochi.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Il genere che suoniamo non valorizza la nostra esperienza e le nostre potenzialità di musicisti. Non ci interessa essere virtuosi, cerchiamo piuttosto di improntare le nostre qualità tecniche creando un sound originale e che caratterizzi la band.
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-Non abbiamo idea di un musicista in particolare. Sicuramente un individuo che riesca a farci crescere ancor di più su songwriting, lyrics e che ci aiuti a maturare come band.
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Grazie mille del tempo e dello spazio. Ascoltate i nuovi brani sui nostri siti e pagine (www.hollowhaze.com, myspace, face book, twitter e youtube). Supportato il metallo italiano!! Stay metal!!
Intervista di Maurizio Mazzarella
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