Ansa News

venerdì 3 dicembre 2010

ANATHEMA - We’re Here Because We’re Here


Era dal 2003,quando uscì l’eccellente a Natural Disaster,che gli Anathema non pubblicavano un lavoro totalmente inedito e dopo una lunga gestazione accostata al fatto che pare il disco fosse pronto da due anni,ecco questo We’re Here Because We’re Here,ancora una volta un gioiello caleidoscopico di psichedelica,post metal e progressive da parte di una band che ha ormai fatto del termine ‘raffinatezza’ il proprio motto,la propria parola d’ordine. Continuando a stratificare il percorso intrapreso con A Fine Day To Exit,il gruppo pur curando direttamente la produzione del lavoro ha affidato il mastering a Steven Wilson (Porcupine Tree) e quindi la cura dei suoni rasenta una perfezione maniacale che,al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare e grazie al genio musicale della famiglia Cavanagh,non và ad inficiare sul patos dei brani che rimane elevato per tutta la durata dell’ascolto. La caratteristica che colpisce di più e l’alternarsi di momenti eterei ad altri più forti dove le chitarre macinano distorsione a manetta ma il controllo viene mantenuto dai tempi dispari della batteria.Sembra quasi che tutto debba scoppiare da un momento all’altro ma…Provate a riflettere su queste parole e mi darete ragione.Non son tanti i gruppi che riescono a trasmettere questo tipo di sensazioni. E non solo Pink Floyd troverete nelle trame di quest brani ma anche molto dei momenti più lirici degli Yes (brani lenti col sottofondo del pianoforte cantati coralmente). Non chiedetemi di farvi un elenco di brani…il disco va gustato tutto,dal primo all’ultimo minuto…Grande album!!!

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella

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