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giovedì 2 dicembre 2010

TANKARD - Vol(l)ume 14


E' sempre un piacere recensire un disco dei tedeschi Tankard ed anche per diversi motivi. Nella loro coerenza di fondo, c'è sempre voglia di divertirsi nel nome del metallo, perché a prescindere da ogni tipo di fattore imprevedibile, siamo di frotne a dei musicisti molto bravi e preparati, che sanno comporre della buona musica, mettendo costantemente al centro la passione. Questo nuovo "Vol(l)ume 14", edito dalla teutonica AFM Records, come si può ben comprendere dal titolo, è il loro quattordicesimo album in studio, che giunge a distanza di due anni dal precedente "Thirst". Musicalmente, quando ascolti un loro disco, sai già cosa aspettarti e questo è un punto di partenza molto importante, perché il nome Tankard in un certo senso è costantemente sinonimo di garanzia, ma ci sono sempre quei fattori spiazzanti che rendono Andreas "Gerre" Geremia e compagni un gruppo fantastico. Il disco, lo diciamo subito, è davvero molto buono. Nel complesso non si discosta di un solo millimetro da un qualsiasi prodotto marchiato Tankard ed anche "Vol(l)ume 14" si conferma sulla stessa linea dei sui predecessori più recenti, quelli da "Kings of Beer" in poi per intenderci. La cosa che però colpisce di più dei Tankard questa volta, è che hanno composto un disco più maturo, forse più "pensato" in un certo senso, ma sempre molto compatto e pungente, come deve essere un classico disco del gruppo teutonico. "Vol(l)ume 14" piace per il proprio impatto molto forte e perché risulta un disco immediato ed anche questo è uno dei tanti pregi dei Tankard. Altra mensione d'obbligo, è il notevole spessore tecnico di questo disco, un fattore sempre e compunque presente in un classico prodotto Tankard, che questa volta da questo punto di vista, hanno avuto un maggiore riguardo. Ottima la produzione, "Vol(l)ume 14" giova e gode di un suono molto moderdo ed attuale, cosa che lo rende maggiormente appetibile. Se amate i Tankard ed il loro inconfondibiele marchio di fabbrica, non resterete delusi.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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