Questi bravi Six Magics, sono band proveneiente dal Cilec in attività dal 2001, che in passato è stata di supporto a band come Blind Guardian e Rhapsody of Fire. Questo loro quarto full-light "Behind the Sorrow" ha una carattere decisamente più maturo rispetto ai precedenti album "Dead Kings Of The Unholy Valley" datato 2001 e "The Secrets Of An Island" dato alle stampe nel 2003. Nel complesso "Behind the Sorrow" è una riedizione del precedente "Animal" uscito per l'Underground Symphony nell'agosto del 2008 e ripresentato oggi dalla Coroner Records. L'etichetta piemontese, ha mutato in modo netto "Animal" in "Behind the Sorrow", cambiando l'ordine di esecuzione dei brani, tramutando la terza traccia del disco del 2008 da "Carcass" in "Animal". A prescindere da questo, siamo di fronte ad una band solida e di talento per idee e qualità esecutiva. La band cilena da un punto di vista musicale, è la risposta sudamericana a gruppi sullo stile dei finlandesi Nightwish, con venature meno gotiche, ma nettamente più metalliche con in più lineamente thrash supportati da riff duri e rocciosi, con una voce più crepuscolare e nettamente più scura e cupa, ma sempre femminile, a cospetto di linee vocali più pulite sullo stile di Tarja Turunen o Anette Olzon. La brava Elyzabeth Vasquez ha la capacità di accentrare tutte le attenzioni su di lei, creando un contatto molto forte tra la band e chi ascolta, dando uno spazio molto elevato alla sezione ritmica. Le chitarre dei bravi Gabriel Hidalgo e Erick Avila sono assolutamente perfette e sono basate decisamente sulla creazione di un tappeto ritmico più che sulla versatilità. Mauricio Nader al basso e Pablo Stagnaro alla batteria spingono forte sul pedale, esprimendo al massimo il proprio potenziale. I Six Magics nel complesso reggono il confronto con band più blasonate, dando uno sfogo evidente a tutte le proprie potenzialità. Tutti i brani sono di grande qualità e sarebbe ingiusto preferire un pezzo ad un altro. Possiamo serenamente affermare che il gruppo esprime energia, ma anche tante emozioni, a volte anche con un tocco di malinconmia, con l'ulteriore capacità di coinvolgere e trascinare e non è certo questo un fattore di poco conto. Band quindi di ottimo livello, supportata e prodotta da un maestro come David Parter, ovvero colui che sedeva dietro al mixer durante la produzione di album importanti e storici come Images And Words e A Change Of Seasons dei Dream Theater. "Behind the Sorrow" è destinato diventare un album di sicuro che coinvolgerà certamente gli amanti del gothic, ma anche di tutto il mondo metal.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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