I Last Winter giungono al loro secondo album. La band di Orlando, Florida, sprigiona un sound a metà tra un energico e solido pop-rock e l’alternative, tuttavia qualche blanda strizzatina d’occhio al metalcore si nota in alcuni passaggi. I Last Winter hanno un sound attuale, moderno e decisamente statunitense, carico di abbondante energia, ma assolutamente votato alla melodia. I pezzi emotivamente intensi come la struggente “More Than You Know”, l’elettrica e frizzante “The Architects”, l’emotiva e appassionata “Hide Your Eyes”, oltre alla spensierata “Neptune”, sono assolutamente i momenti più importanti di “The Heart & The Broken Compass”; sono momenti nei quali tutte le note balzano immediatamente nei neuroni dell’ascoltatore, rimanendovi ben impresse. Nei dieci pezzi incisi la volontà di radicare qualcosa di proprio si manifesta con insistenza e probabilmente non è solamente il fatto di avere ritornelli memorabili o bridge snelli e di tendenza, c’è anche una solida e compiuta capacità di arrangiamento delle canzoni proposte. Questo è un aspetto assolutamente non secondario e proprio sulla produzione c’è stata una sinergia tra gli stessi cinque musicisti e la Hestla Productions, del loro concittadino e produttore Brett Hestla. “The Heart & The Broken Compass” è un lavoro fresco e immediato, paradossalmente è stata la stessa Lifeforce a definirlo un lavoro estivo e, aggiungerei, adatto per chi è incline all’ascolto di cose tipo i 30 Seconds To Mars. Non stupirebbe ritrovarli, tra qualche settimana, nelle classifiche indie e non. Ma queste considerazioni non vogliono assolutamente sminuire o bollare “The Heart & The Broken Compass” come un album solamente commerciale: va dato il giusto merito alla band della Florida di aver realizzato un buon prodotto musicale.
Voto: 7/10
Alberto Vitale
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