I Dark Moor sono ormai ampiamente noti al grande pubblico. Attivi dai primi anni novanta e provenienti dalla vicina Spagna, hanno pubblicato, compreso questo ultimo lavoro "Ancestral Romance" edito per la nostrana Scarlet Records, la bellezza di otto album in studio, tutti di una qualità incredibile e di notevole spessore artistico. Nonostante uno "scossone" di formazione all'inizio del nuovo millennio, dopo la pubblicazione del bellissimo "The Gates of Oblivion", non si sono arresi e sono andati avanti anche grazie alla pregevole ugola di Alfred Romero, che ha donato più forza e determinazione al sound della band. Questo pregevole "Ancestral Romance", che esce ad un solo anno di distanza dal precedente "Autumnal", conferma ancora una volta il talento e la grandezza della band spagnola. Il disco riproduce tutti i canoni della musica targata Dark Moor, il loro marchio di fabbrica è rimasto immutato, ma non siamo di fronte ad un disco copia dei suoi predecessori, assolutamente, Enrik García e compagni hanno reso il loro sound più duro, più solido e straordinarimente più epico. I classici elementi sinfonici ed orchestrali in stile Rhapsody Of Fire sono sempre presenti, ma sono usati in modo più equlibrato, mentre viene fatto un uso più vasto dei cori lirici. Da un punto di vista strettamente tecnico ci troviamo di fronte ad un gruppo immenso, grandioso, soprattutto per quanto riguarda il lavoro delle chitarre i Dark Moor superano loro stessi. Certo, alcuni elementi risultano eccessivamente pomposi ed in questo sono stati superati alcuni limiti, ma ciò non riduce il valore assoluto della band spagnola. Ottimo anche il lavoro effettuato in sede di produzione, "Ancestral Romance" giova di un suono moderno ed attuale e questo lo rende ancor più perfetto. Disco intenso ed ispirato, melodico ed epico, forse il lavoro più maturo di quelli realizzati fino ad oggi dai Dark Moor. Da avere assolutamente se amate la band ed anche il loro settore musicale.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Nessun commento:
Posta un commento