Ne hanno fatta di strada i Sonic Syndicate. Ne hanno davvero fatta tanta e la dimostrazione matematica di questo concetto giunge con questo pregevole ultimo album "We Rule The Night", un lavoro che giunge sul mercato discografico a distanza di due anni dal precedente "Love and Other Disasters", che già aveva fatto intravedere sia il percorso artistico intrapreso dal gruppo svedese, che l'evoluzione in fatto di sound di Richard Sjunnesson e compagni. "We Rule the Night" è il quarto disco firmato dai Sonic Syndicate ed è un album dalle vedute molto ampie, che prende le distanze in modo palpabile dalla scena del death svedese, senza rinnegarne del tutto l'origine, ma plasmandolo in modo marcato, cercando di volgere in modo palese lo sguardo al futuro. Viene dato molto spazio alla melodia e nel complesso non potrebbe essere altrimenti, ma soprattutto, viene dato ampio spazio a campionamenti e suoni ultra moderni, anche molto americani in un certo senso e questi sono fattori che in modo evidente accomunano i Sonic Syndicate ai più blasonati In Flames, anzi, in alcuni frangenti le band potrebbero anche essere confuse, se non fosse dalla voce ben differente dei due cantanti. Come sempre, molti puristi del genere potrebbero storcere il naso, imputando al gruppo scandinavo di essersi venduto al mercato, è stato così per gli In Flames ed i Dark Tranquillity e sarà così anche per loro, ma per dire la verità, è sempre la musica che deve sostare al centro di tutto e la musica dei Sonic Syndicate è molto buona e solo questo dovrebbe bastare a prescindere da ogni tipo di commento. Noi possiamo solo dire che questo è un gran bel disco, ben prodotto, ben confezionato e ben suonato. I Sonic Syndicate hanno talento, sanno scrivere delle buone canzoni e meritano tanto successo, questa è la pura verità e questo è ciò che serve per far proprio questo bel dischetto.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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