Anno 1996, i Limbonic Art stupivano il mercato discografico facendo il proprio esordio con "Moon in the Scorpio", un disco sensazionale, forse la reale conferma di come il black metal potesse unirsi con la musica sinfonica ed orchestrale. Un esperimento che proseguì anche nell'anno successivo, quando alle stampe venne dato "In Abhorrence Dementia", un altro album dal notevole spessore artistico, senza alcuna ombra di dubbio ancor più perfetto del suo predecessore, più maturo, prodotto con un suono più pulito e meraviglioso in fatto di arrangiamenti ed orchestrazioni di ogni genere. Poi una serie di altri prodotti, che nessuno però, almeno per chi scrive, ha mai raggiunto il livello dei primi due capitoli targati Limbonic Art. Oggi, a tre anni di distanza dal precedente "Legacy of Evil", esce sul mercato l'ultima fatica firmata dai Limbonic Art, questo "Phantasmagoria", un disco discreto nel complesso, ma ancora una volta non all'altezza dei loro primi capolavori. Francamante la differenza è netta, non solo nella qualità compositiva delle singole canzoni contenute nel disco, ma nel sound e soprattutto nello stile di fondo. La componente sinfonica è ormai quasi del tutto venuta meno, in favore di una tiplogia di arrangiamenti maggiormente rabbiosa ed aggressiva. La tecnica è sempre sopraffina e questo consente a "Phantasmagoria" di raggiungere un livello molto più elevato rispetto ad un qualsiasi prodotto di black metal. La produzione è anche buona, ma con grande onestà poteva essere curata maggiormente. Lo ribadiamo, questo non significa che il disco non sia buono, assolutamente, la qualità di "Phantasmagoria" resta immensa, ma chi si aspetta un "In Abhorrence Dementia Part II", resterà molto, ma molto deluso. Ai posteri quindi l'ardua sentenza.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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