Ansa News

venerdì 17 settembre 2010

BLACKLAND - Extreme Heavy Psych


Il titolo e la copertina molto molto lisergica sono il biglietto di presentazione di questa band romana,ben nota nei circuiti underground perché attiva da circa 10 anni,che esce col suo secondo lavoro per l’attenta BloodRock Records / Black Widow proponendoci un bel calderone bollente pieno di doom,space,prog,acid ecc…ecc…Insomma ci siamo capiti! Prendete un muro sonoro costruito con le ritmiche più veloci dei Black Sabbath Ozzy-era,una voce evocativa modello Hawkwind da cui vengono mutuati anche gli effetti space ed alcune timbriche di chitarra e basso,un pizzico dei Pink Floyd periodo A Saucerful…/Ummagumma (il basso alla Careful With That Axe Eugene),dei brani sempre al di sopra dei 5/6 minuti come in piena tradizione prog (in tutto 8 brani per un totale di 55 minuti) ed avrete tra le mani questo Extreme Heavy Psych. A pensarci bene però qualcuno qui in Italia aveva già pensato a fondere un po’ tutte queste tipologie di suono e parlo del mitico Paul Chain,che sicuramente i nostri hanno ascoltato parecchio,perché ci metterei anche lui tra l’elenco di cui sopra ma i BlackLand hanno forse fatto ancor di più…Hanno costruito un disco che si lascia ascoltare,che scorre piacevolmente,godibile dal primo all’ultimo minuto,fortemente dinamico nell’alternare momenti lenti ed atmosferici ad altri più energici e veloci. Bè vedete,non è affatto facile riuscire in quest’impresa perché molti di quelli che si cimentano con questi suoni molte volte partoriscono dei polpettoni difficili da digerire (e qualche volta è capitato anche al ‘pesarese’ prima citato…) quindi se quanto vi ho descritto sopra rientra nella sfera dei vostri ascolti non esitate a far vostro questo lavoro che vi darà tanta soddisfazione.

Voto: 7,5/10

Salvatore Mazzarella

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