Ansa News

venerdì 30 aprile 2010

TAROT - Gravity Of Light


Mamma che potenza!!! Davvero un gran bel disco questo nuovo capitolo dei finnici Tarot, band attiva da circa venticinque anni che con questo nuovissimo "Gravity Of Light" raggiunge quota otto in fatto di lavori sfornati e torna sul mercato discografico a quattro anni di distanza dal precedente "Crows Fly Black". Musiclamente siano nel campo dell'heavy metal a 360°, nel senso che nella musica dei Tarot ci sono riferimenti alla grandi band del passato, ma c'è un'ulteriore evoluzione, che guarda nettamente al futuro, senza mai rinnegare quanto fatto in precedenza. Tanto per fare qualche esempio pratico. Prendere band dal sound più tradizionale come gli Iron Maiden, mescolatela con la potenza degli Iced Earth e dateci un tocco di Nevermore, ecco che vengono fuori i Tarot. Una band potente, energica, dal sound graffiante, robusto e dotato sia della giusta aggressività che di una ponderata ruvidità. Ma c'è sempre spazio per la melodia, un fattore assolutamente non trascurabile, perché consente a "Gravity Of Light" di giovare di un appeal seducente, consendo di trasportare l'ascoltatore, avvolgendolo e donandogli allo stesso tempo il giusto entusiasmo. "Gravity Of Light" è grintoso e carismatico, ma non finisce qui, perché siamo di fronte ad un disco dal livello tecnico molto elevato e dalla infinita qualità. L'abilità compositiva dei Tarot è palpabile dal primo all'ultimo brano del disco ed anche il lavoro delle chitarre è pressoché eccellente. Brani compatti, potenti, energici , dalla portata notevole e dall'impatto molto forte, è questa la ricetta dei Tarot. Soffermiamoci poi per un attimo sulla produzione. Un altro elemento determinante per la buona riuscita di "Gravity Of Light", che ottiene un suono molto moderno ed attuale ed anche di prospettiva in un certo senso. Poche parole, gran bel disco, che merita un ascolto obbligato da tutti gli amanti del metallo a 360°, perché siamo di fronte ad un gruppo dotato di una fortissima personalità.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

Nessun commento:

Posta un commento