Ansa News

venerdì 30 aprile 2010

ABUSER - Le Minacce del Fato


Intervista ai lombardi Abuser in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco "Threats Of Fate", ci rispondono Marco "Toffa" Toffaletti (Rhythm Guitar & Backing Vocals) e Lorenzo Graziani (Drums):

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Toffa - Aggiungerei finalmente!! Il nostro disco si intitola “Threats Of Fate”, contiene nove pezzi nostri ed una cover degli americani Whiplash, per un totale di circa 45 minuti. Per chi ha avuto modo di ascoltare ed apprezzare il nostro “Promo 2007”, posso garantire che non ne rimarrà deluso... almeno spero!

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

Lorenzo - Io e Toffa siamo amici da parecchi anni. Dopo lo scioglimento del nostro ultimo gruppo, abbiamo formato una band thrash. Walter, un nostro caro amico, è arrivato subito dopo al basso. Dopo un po’ di annunci abbiamo avuto la fortuna di incontrare Stefano, e da li sono nati gli Abuser. Ci mancava ancora la voce. Non è stato facile. Walter ha cominciato a cantare momentaneamente, ma visto gli scarsi risultati di ricerca, lo abbiamo eletto voce del gruppo..eheh. Tutto poi ha preso forma, e lavorando bene insieme, soprattutto grazie anche al grande supporto di Stefano siamo arrivati ad un qualcosa di produttivo.

Come è nato invece il nome della band?

Toffa - Il nome l’ha proposto un nostro carissimo amico e compagno di bevute, Daniele ex batterista degli Assedium. Appena ha pronunciato il nome “Abuser” ci siamo detti: “E’ un nome perfetto!”.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Lorenzo - Non abbiamo argomenti particolari. Ci è piaciuto nel nostro primo album svariare in tante tematiche. Fumetti, film, libri, UFO, stragi nucleari e anche esperienze di vita quotidiane. Nei nostri testi c’è tutto e niente. L’impatto cerchiamo di darlo con i nostri strumenti. Le parole a volte rendono poco bene il concetto.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Toffa - Beh... crediamo di proporre un thrash molto dinamico e originale, probabilmente non assimilabile al primo ascolto, ma a lungo andare crediamo che possa essere apprezzato anche da chi solitamente non “mastica” thrash metal.

Come nasce un vostro pezzo?

Lorenzo - Non abbiamo uno schema preciso. Mettiamo insieme tutto quello che proviamo e sentiamo. Poi magari decidiamo cosa è più idoneo o meno per noi, ma in generale siamo molto liberi nella composizione. Stefano non ha mai avuto limiti nelle stesure, e forse è stata questa la chiave di volta per arrivare al nostro risultato. Tutti insieme collaboriamo ad ogni conclusione di una idea principale che nasce da ogni singolo membro.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Toffa - Personalmente sono molto legato ad Iron Ghost, che, oltre ad essere il secondo pezzo scritto, è quello dove abbiamo sputato più sangue in assoluto..le prime volte in sala prove c’era davvero da ridere..non ti dico la soddisfazione provata ad eseguirlo in maniera decente!! Beh, risulterò estremamente banale, ma non posso non affermare di essere particolarmente legato a Pripjat, ovvero il pezzo che ho scritto io.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Lorenzo - Tantissime! Tutti noi ascoltiamo cose completamente diverse. Ma in generale credo che prendiamo come esempio la carica e le capacità di: Sadus, Testament, Heathen. E anche band come: Kreator, Tankard e Destruction. Ad ogni modo, il nostro sound viene dalla tanta voglia di far bene che abbiamo, e il resto viene da solo, assieme alla parecchia musica svariata che ognuno di noi ascolta.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

Toffa - Posso confermarti che, vista l’enorme attesa per il disco (se qualcuno è a conoscenza del motivo... ditecelo vi prego... ), ci siamo ritagliati del tempo per sviluppare un nuovo pezzo, è il seguito di Flesh Eaters e il titolo sarà “City Of The Living Dead”. E’ un pezzo molto tirato, ma allo stesso tempo più articolato rispetto al capitolo primo… siamo convinti che possa essere apprezzato come gli altri pezzi. Attualmente non abbiamo date fissate in programma, appunto perché ritenevamo opportuno non impegnarci, vista l’attesa del disco.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Lorenzo - Sarebbe bello, ma credo proprio di no. Abbiamo solo un album e un promo. Dobbiamo ancora mangiarne di pagnotte. Puntiamo a migliorare per ora.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Toffa - Bella domanda... Attualmente credo che, soprattutto in ambito thrash, ci sia una sorta di rinascita... nuove idee, nuove band... e soprattutto tante label che credono a questo nuovo fermento. Ovviamente c’è il rischio di scadere nella banalità e di ripetersi, mi auguro che non sia cosi e che le label scelgano accuratamente una band, se no davvero rischiamo di avere nuovamente un mercato saturo di proposte mediocri.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Lorenzo - Mah… ancora non lo sappiamo. Penso che una grande mano ce la stia dando, con recensioni e interviste. Importanti per farsi conoscere. Non nego che la notorietà, purtroppo, arriva anche dai vari download. Sinceramente credo che a noi faccia piacere essere ascoltati in più zone del pianeta.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Toffa - Noi suoniamo quello che ci piace e personalmente non mi definisco un musicista, ma semplicemente una persona che da tantissimi anni ascolta questa musica e che ha realizzato il proprio sogno..ovvero suonare in un gruppo e avere la possibilità di pubblicare un album. Non mi pongo il quesito se effettivamente questo genere mi valorizza oppure no come musicista.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Lorenzo - Non ci abbiamo mai pensato. Io sono un fan del grande Chuck Schuldiner, ma ahimè non è possibile collaborarci (RIP). E comunque anche solo poter pensare di collaborare con un qualsiasi membro, che ha fatto la storia del metal, è qualcosa di sublime. Rimaniamo con i piedi per terra.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Toffa - Innanzitutto ci terrei a ringraziarti per la disponibilità. Infine ringrazio tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo per comprare, scaricare ed ascoltare il nostro disco... e spero che ne siano rimasti soddisfatti!

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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