Ansa News

venerdì 12 marzo 2010

PANDEA - Soylent Green


I Pandea vengono dalla Germania e nonostante siano attivi ormai da cinque anni, giungono solo ora al debutto assoluto sul mercato discografico con questo nuovissimo "Soylent Green" per merito dell'etichetta Pure Steel Records. Nella band troviamo due vecchie conoscenze del progressive teutonico, ovvero il chitarrista Dan Uhden ed il cantante nonché bassista Mario Le Mole, entrambi conosciuti per la propria militanza nei Mind Odyssey, una band il cui stile influenza non poco il sound dei Pandea. Musicalmente infatti, siamo nel campo del progressive metal, almeno se vediamo "Soylent Green" nel propio complesso, perché come impronta musicale è palpabile ed anche palese in un certo senso il richiamo al power metal di matrice teutonica, tanto che ascoltando il disco vengono spesso alla mente i Gamma Ray del mitico "Land Of The Free" oppure i Blind Guardian di "Immagination From The Other Side", specialmente nei frangenti più epici. Detto questo, possiamo dire di essere di fronte ad un gran bel disco, ben suonato e dai fortissimi contenuti tecnici, visto anche lo spessore artistico e qualitativo di un gruppo che da questo punto di vista s'ispira ai Queensryche di "Operation: Mindcrime". La produzione poi, è assolutamente impeccabile, "Soylent Green" giova di un suono molto attuale e soprattutto molto pulito e limpido, aspetto di non poco conto, perché valorizza all'ennesima potenza il talento compositivo del gruppo, che non risulta mai piatto, bensì dinamico ed all'occorrenza incisivo. "Soylent Green" è composto da brani dall'impatto molto forte e dalla portata notevole e nonostante un complessità di fondo, scorre in modo fluido, lasciandosi apprezzare dalla prima all'ultima nota, anche grazie ai pregevoli cori che arrichiscono buona parte dei brani presenti, pezzi assolutamente heavy e dotati della giusta intensità. Un buon disco insomma, se vi piace questo settore, vi piacerà sicuramente.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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