Ansa News

giovedì 2 luglio 2009

MASTERCASTLE - Classe & Talento



Intervista ai bravissimi Mastercastle, ci rispondono Pier Gonella (chitarra) e Giorgia Gueglio (voce):

Siete usciti da poco sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

(Pier) “The Phoenix” e’ il primo album dei Mastercastle. Lo trovo molto personale, ma siccome per presentarlo bisogna per forza “etichettarlo” in qualche modo lo definisco come un album di Heavy metal melodico con influenze neoclassiche. La voce di Giorgia Gueglio, melodica ma aggressiva e potente, e’ il primo punto di forza, che porta Mastercastle lontano da tutto il filone gotico o di “female vocals”. Le basi dei brani sono un solido metal chitarristico, con tanti riff e assoli accompagnati da ritmi incalzanti di basso e batteria. Un album di puro heavy metal con ottime melodie che possono piacere a chiunque. Anteprime e videoclips si trovano nel sito
www.myspace.com/mastercastle."

Come sè nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

(Pier) "Il progetto è nato dalla mia collaborazione con la singer, Giorgia Gueglio. Assieme abbiamo condiviso svariati gruppi e progetti in passato, ma non avevamo mai provato a unire le forze in qualcosa di nostro e definitivo. Avevo scritto un paio di brani che suonavano molto diversi rispetto al mio precedente disco Odiyssea, in quanto scritti con una chitarra baritona, con un’accordatura molto bassa. Provai a far cantare i pezzi a Giorgia, proprio per sperimentare su di essi una voce femminile e il risultato fu immediatamente positivo, perché univa i miei riff chitarristici con la voce femminile in una maniera diversa da tutto il filone gotico o di “fermale vocals”. Cosi’ contattai Bix alla batteria e Steve Vawamas al basso, e il progetto divenne subito una vera e propria band."
(Giorgia) "Ad Agosto 2008 abbiamo registrato un promo di 4 brani che mandammo a Lion Music e subito e’ arrivata una risposta davvero entusiasta e una proposta di contratto. Abbiam pianificato tutto il da farsi con rapidità, calcolando il tempo strettamente necessario a ultimare i pezzi e registrarli, e a dicembre 2008 Lion Music aveva già ricevuto il master del disco con tutta la grafica e materiale promozionale. Mi chiedo ancora adesso come abbiam fatto ad essere così veloci, sicuramente merito di tutti i membri della band che si sono immediatamente attivati creando una squadra vincente."

Come è nato invece il nome della band?

(Giorgia). "L’intuizione del nome è avvenuta durante unviaggio di ritorno da un concerto. Cercavamo un modo per rappresentarci entrambi. La parola “master” si adatta a Pier per la sua serietà e abilità chitarristica e compositiva. La parola “Castle”invece mi evoca un castello scozzese che ho visitato durante un viaggio l’anno scorso. L’atmosfera che ho respirato tra quelle pietre umide di pioggia mi ha trasmesso sensazioni intense che mi porto dentro e cerco di comunicare attraverso la musica. Mastercastle per me rappresenta il nucleo dei sogni e dei desideri di ognuno di noi, che ci porta a sostenere continue battaglie per difenderlo."
(Pier) "Sono due termini molto comuni, ma che accostati acquistano originalità. Trasmette un senso di potere e ambiguità allo stesso tempo perché alle due parole puoi dare traduzioni differenti, e cio’ mi affascina non poco…"

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

(Giorgia) "The Phoenix non è un concept album. Ogni pezzo ha una sua storia. Nei testi scrivo cio’ che provo, e cio’ che scrivo mi viene assolutamente spontaneo. La opening track “Words are swords” è un incitamento ad essere forti anche quando ci si sente soli e sembra che gli altri ti abbandonino. Dalla solitudine possono nascere cose meravigliose. In “Princess of love”esprimo la magia sensuale che molto spesso mi suscitano determinati luoghi. L’atmosfera è quella di un sogno ribelle nel quale danzano tutte le mie piccole streghe. Del brano abbiamo appena ultimato un videoclip. In “Greedy blade” invece tratto un drammatico avvenimento degli anni ’60 che mi ha colpito molto: la tragedia “annunciata”del Vajont, dove nel 1963 un’intero monte franò dentro una diga, creando un’onda pazzesca che rase al suolo Longarone ed altri paesi a valle. Oltre al disastro in se mi ha colpito il modo infamante e superficiale col quale sono state condotte le indagini (M.Paolini e Mauro Corona insegnano)."
(Pier) "Ci siamo documentati molto sull’accaduto recandoci anche sul posto. “greedy blade” si può tradurre come “lama dell’avarizia”, nel senso che poi venne fuori che il rischio della catstrofe era stato individuato fin dall’inizio, ma c’erano interessi economici troppo forti per tornare indietro."

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

(Pier) "Penso che il primo elemento da notare sia l’unione di aspetti prettamente metal e virtuosistici con la particolare voce femminile. Ritengo ci siano ottime melodie, piacevoli anche per chi non ascolta prettamente metal, che sono combinate ad aspetti piu’ tecnici di chitarra, ma
ognuno di questi elementi funziona al modo giusto, senza mai essere esagerato o stucchevole. Questo mio parere e’ espresso anche in tante recensioni pubblicate su giornali e webzine. Insomma “The Phoenix” secondo me e’ un album alquanto originale, e l’originalita’ e’ la prima cosa che conta al giorno d’oggi, per una nuova band."

Come nasce un vostro pezzo?

(Pier) "Le canzoni nascono dall’unione di miei riff chitarristici con la voce di Giorgia. Generalmente costruisco una prima struttura del brano, su cui Giorgia crea una parte. Poi lavoriamo a lungo per ottimizzare le tonalita’ e ottenere le migliori melodie vocali. Quando la struttura e’ ottimizzata passa a Steve Vawamas e ad Alessandro Bissa che ultimano gli arrangiamenti di basso e di batteria. Si lavora sempre e solo con lo scopo di creare della musica, senza prefissarci un genere musicale.Questo è molto importante perche’ oggi tante band nascono con precise idee sul genere musicale e sugli sviluppi discografici ancora prima di cominciare a suonare, cosi’ se gli obbiettivi non vengono raggiunti i gruppi si sgretolano facilmente."

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

(Pier) "Ma, bella domanda…in questo momento siamo tutti molto contenti di come è riuscito il disco, per cui ogni brano che vorresti citare te ne fa venire in mente un altro altrettanto importante e così via. Personalmente ne nominerei due: il primo è “The Phoenix”, che semplicemente mi piace particolarmente per il modo in cui abbiam unito riff e soli neoclassici di chitarra con le melodie della voce; l’altro è lo strumentale “My screams”, che in passato ho inserito in più di un promo, e ha sempre colpito chi lo ascoltava tanto che alla fine me lo son sempre tenuto stretto per paura di “sprecarlo” inserendolo in un contesto sbagliato, ed ora è finalmente venuto il contesto giusto."
(Giorgia) "In tutti i brani c’è molto di me e tutti mi emozionano. In particolare sono legata a “Cradle of stone” dove trasmetto il mio amore per la natura più selvaggia, e “Greedy blade”per ciò che ho provato a scriverla e a cantarla."

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

(Pier) "Nessuna direttamente. Nel senso che abbiamo tutti radici differenti, e questo fa si che unendo teste diverse e con influenze diverse la proposta che viene fuori è piu’ probabilmente originale e non legata a nessuno in particolare. Io sono cresciuto dietro a tutti i guitar hero del secolo e questa è sicuramente la mia influenza maggiore. Giorgia in questa situazione è sicuramente L’anello principale del meccanismo. Fin dai primi contatti con Lars di Lion Music è stata definita come “ultra powerfull voice”. E’ molto melodica, ma allo stesso tempo aggressiva e potente. Ha un background legato poco al metal, e tanto all’hard rock americano e inglese (Whitesnake per intenderci). Il suo timbro e modo di cantare contribuisce notevolmente alla personalità del sound Mastercastle."

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

(Pier): "Abbiamo tenuto il primo concerto di presentazione ufficiale del disco il mese scorso a Genova. Ora stiamo pianificando altre date,che comunque non partiranno prima di ottobre. L’obbiettivo è comunque soprattutto l’estero perché anche li’ il disco ha avuto una visibilita’ molto maggiore alle aspettative. In realta’ nel frattempo siamo gia’ al lavoro su materiale nuovo. Idee non mancano per nulla e cercheremo di pubblicare un nuovo album studio entro un anno."

E’ un programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

(Pier) "Non al momento. Abbiamo gia’ del materiale video raccolto dalle prime presentazioni live, ma la cosa migliore e’ dedicarso ad un altro album di pezzi inediti. Ho anche l’idea di inserire del materile video nel disco come contenuto extra, vedremo…"

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

(Pier) "Penso che negli ultimi anni ci siamo dati molto da fare per dare al metal nostrano dignità internazionale e sono stati fatti tanti passi avanti. Però siamo ancora troppo esterofili e schiavi di tante mode e tendenze che ci fanno piacere per forza canzoni o gruppi indipendentemente dal loro valore. Per quanto riguarda la scena metal in generale onestamente non vedo grosse novità. Ai più grandi festival si vanno sempre a cercare i soliti nomi, come se senza di loro finisse tutto. E’ un errore non scommettere su band nuove; ed è anche vero che non sono venute fuori band tanto forti da prendere il posto di quelle precedenti."

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

(Pier): "Internet danneggia tutto e tutti. Questo e’ il mio parere. Certo per alcuni aspetti ci e’ stato di grande aiuto. Ad esmpio il nostro sito www.myspace.com/mastercastle è attivo da febbraio e ormai stiamo andando verso le 70000 visite. Youtube e’ un altro aspetto di internet che a mio parere e’ molto intelligente e istruttivo su qualsiasi argomento, non solo la musica. Il fatto di scaricare musica invece e’ diventato una cosa davvero vergognosa. Il risultato e’ che le nuove generazioni non sanno nemmeno piu’ che i cd si comprano e scaricano gran quantita di mp3 che poi non hanno menneno il tempo di ascoltare. E se li ascoltano lo fanno con gli speaker dei pc portatili o con gli auricolari dei lettori mp3, perdendo anche il piacere di ascoltare la musica in uno stereo di qualita’."

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

(Pier) "Personalmente al 100%. Questo e’ uno dei motivi per cui ho concentrato tutte le mie energie ed esperienze su Mastercastle. Con Giorgia riesco a lavorare meglio che mai sulle linee vocali,trovando sempre le tonalita’ a lei piu’ adatte e valorizzando cosi’ tanto la sua voce quanto la mia musica. L’apporto successivo di Steve Vawamas e del Bix non fa altro che valorizzare o migliorare i brani per cui di 9 studio album finora realizzati “The Phoenix” e’ quello che mi ha dato maggior gratificazione."

Come riesci a far coesistere tre diverse anime come quelle di Mastercastle,Necrodeath e Labyrinth?

(Pier) "Per quanto riguarda il genere musicale sono sempre stato un musicista eclettico. Necrodeath rappresenta il mio aspetto piu’ estremo, Labyrinth quello piu’ melodico. Mastercastle e’ in particolare una mia creatura, a cui ho dato vita partendo da capo e scommettendo su musicisti e su musica. Tutte le recensioni italiane ed estere viste sino ad ora mi hanno dato ragione, e quindi anche gran soddisfazione. Inoltre non e’ solo un side project bensi’ una vera e propria band."

A proposito di Labyrinth. Cosa dobbiamo aspettarci e cosa hai pensato quando hai visto il tuo amico Roberto Tiranti a "I Raccomandati"?

(Pier) "Roberto e’ un cantante e musicista dal talento stratosferico. Qua e la’ si sempre occupato anche di altri generi differenti dal metal e anche se a priva vista in una situazione come “I raccomandati” si puo’ essere prevenuti in negativo, quando lo si sente cantare e’ sempre un piacere, di qualunque genere musicale si tratti. Per quanto riguarda Labyrinth non mi sento di fare alcuna anticipazione. Tutto quello che succedera’ sara’ espresso dal sito ufficiale. Al momento mi godo la nuova strada Mastercastle, poi si vedra’…"

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

(Pier) "Ringrazio te, Maurizio, per la disponibilita’, e tutto lo staff di Informazione Metal. Invito tutti i lettori a visitare il nostro sito www.myspace.com/mastercastle dove possono ascoltarci e vedere i nostri videoclip e le date dei concerti. Spero anche di organizzare una data dalle vostre parti!"

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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