A mio modesto parere siamo di fronte ad una band dal potenziale ancora più elevato. Gli svedesi “In Mournig” con “Monolith” hanno creato un connubio perfetto tra death, progressive e parti melodiche di alto livello. I brani sono straordinariamente ben curati in ogni particolare, nulla è lasciato al caso anche l’alternanza tra la voce growl e screaming è ben definita ed i volumi sono settati in modo da non avere predominanze ne dell’una ne dell’altra anche nelle sovraincisioni. “Monolith” si fa ascoltare tutto d’un fiato, non stanca anzi, ti fa viaggiare con lui e ti porta molto lontano nelle terre fredde e innevate della Svezia, ma ti sa anche riscaldare con le sue melodie calde e malinconiche. I gruppi da cui prendono ispirazione sono senza dubbio Opeth, In Flames e Dark Tranquity, ma non cadono mai in scopiazzature palesi. “Monolith” è un album che va apprezzato nella sua interezza, potente, aggressivo, ma anche riflessivo, dolce e in alcune parti anche progressive. La band nasce nel 2000 in Svezia dopo alcune demo e dei cambi nella line-up tra il 2005 e il 2006 la formazione attuale è formata da Tobias Netzell (guitar, vocals), Bjorn Pettersson (guitar), Tim Nedergard (guitar), Pierre Stam (bass) e Christian Netzell (drums) attualmente sotto contratto della “Pulverised Records” con cui hanno fatto uscire nel gennaio scorso “Monolith”. Spero vivamente che questi ragazzi possano presto avere gli onori che meritano dal grande publico.
Voto: 9/10
Nicola Lucarelli
Voto: 9/10
Nicola Lucarelli
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