Ansa News

lunedì 22 febbraio 2010

LEONARDO - Armageddon


I Leonardo vengono dalla Serbia, più precisamente dalla città di Belgrado e sono attivi ormai da circa dieci anni. Questo nuovissimo "Armageddon", edito per la nostrana Heart Of Steel Records, è il loro secondo lavoro in studio e giunge sul mercato discografico a distanza di sei anni dal precedente "Strast i Pozuda". Da un punto di vista musicale, i Leonardo sono la sintesi perfetta tra il sound i Rainbow, Deep Puple e Whitesnake, con quello di Stratovarius, Malmsteen dei primi tempi e perché no, anche Symphony X specialmente se ci soffermiamo sullo splendido tocco di chitarra del bravissimo Ivan Milcic. Fatta questa premessa, possiamo serenamente affermare che questo "Armageddon" è davvero un gran bel disco, rinforzato dai notevoli cotenuti tecnici dei musicisti coinvolti e dal notevole spessore artistico palpabile in ogni brano che lo compone. Nel complesso i Leonardo non scoprono nulla di nuovo, di dischi di questo tipo ne esistono un'infinità, ma "Armageddon" piace perché è un disco intenso e spontaneo, che lascia praticamente a bocca aperta ogni qualvolta Ivan Milcic impugna la chitarra e da il via ai propri assoli che non hanno nulla da invidiare a gente come Yngwie Malmsteen, Micheal Romeo e sua maesta Ritchie Blackmore. La nota dolente sta nelle linee vocali, dove il cantanto dello stesso Milcic non è sempre impeccabile, ma questo a conti fatti è soltanto un particolare minimo, perché quando si ascolta "Armageddon" ci si concentra sul notevole spessore della musica presente e state tranquilli che di qualità questo album ne contiene davvero tantissima. Buona la produzione, appropriata e moderna con equilibrio. Se amate questo genere non ne resterete affatto delusi, anche perché "Armageddon" scorre in modo fluido, dinamico e disinvolto e resterete ammaliata da tanta grazia.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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