Ansa News

venerdì 4 dicembre 2009

STONECAST - L'Inferno Ereditato


Intervista ai francesi Stonecast, ci risponde il cantante della band Franck Kanon:

Come descriveresti in termini musicali il vostro nuovo album? Vuoi introdurlo?

-Direi che le parole chiavi per Inherited Hell sono l'intensità e la passione. Se mi è consentito, "L'energia è la prima parola che viene in mente durante l'ascolto dell'album di debutto degli Stonecast". Questa frase viene dalla nostra etichetta e credo che non c'è modo migliore per descrivere il disco. Può essere considerato come un disco completo di "Metal" e quando o senti è un vero schiaffo in faccia. La gente avrà difficoltà nel confrontarci con qualsiasi altra band. Ed è una cosa buona! Direi che noi ci basiamo su solide radici di puro Heavy Metal che si fonde con tracce di epic, thrash, atmosfere cupe, il tutto combinato con una produzione moderna e ben strutturata. Ha un impatto molto forte, ma resta un album non assimilabile a primo colpo. Ci vogliono più ascolti per apprezzare e scoprirlo sempre di più, allo stesso tempo possiamo sembrare una band progressive. Inherited Hell descrive il metal come lo sentiamo. Ad ogni modo, noi non negheremo mai le nostre radici ed è un dato di fatto, siamo orgogliosi di essere metallari.

Quanto tempo è stato necessario per registrarlo?

-Abbiamo lavorato sulla pre produzione delle canzoni per un paio di mesi, io la chiamo la prima delle tre fasi del disco. Siamo effettivamente entrati nello studio Freaky Dog nel corso del luglio 2008 e la registrazione è durata circa quattro settimane. Era periodo d'estate, ci siamo fondamentalmente bruciati tutti insieme. Nessuna meraviglia quindi che l'album sia stato intitolato Inherited Hell (ride n.d.a.)! Letteralmente, abbiamo dovuto prenderci una pausa prima dell'ultima tappa (mixaggio e mastering), che è durata una decina di giorni verso la metà settembre. Poi l'album quando è finito poteva sciogliere qualsiasi sistema audio (lo può dare ancora, vuole essere ascoltato al massimo volume). Può sembrare anche un breve periodo di tempo quello applicato per fare tutto questo, chi lo pensa ha perfettamente ragione, ma nel complesso abbiamo avuto a disposizione un piccolo budget. Alla fine a conti fatti, il prodotto finale è andato ben oltre le nostre aspettative. Siamo molto soddisfatti di tutto questo.

Quale è l'origine di una vostra canzone? Come create una canzone?

-Beh non c'è una ricetta particolare per creare una canzone degli Stonecast. C'è una regola, però, divertirci nel processo, altrimenti non ne vale la pena. Siamo tutti coinvolti, è un lavoro di squadra. A nessuno è permesso gettare idee sul tavolo a meno che si tratti di un riff di chitarra, una linea di basso, un testo, una melodia vocale o una pausa alla batteria. Ognuno ha la sua idea. Se la riteniamo buona, noi ci lavoriamo sopra e successivamente tutta la band entra in gioco. Poco a poco poi montiamo tutti i pezzi del puzzle. Può essere come un lungo viaggio, vogliamo che per tutti noi possa significare qualcosa, almeno per noi, perché così abbiamo creato canzoni che possiamo sentire dentro di noi. Da un punto di vista artistico, il dono più grande che possiamo ricevere proviene da qualsiasi ascoltatore che condivide la nostra prospettiva e il sentimento che proviene dalla nostra musica.

Quali sono i temi affrontati nel nuovo album?

-Ogni canzone racconta una storia che è subordinata al titolo dell'album. Abbiamo avuto il lusso, grazie alla nostra etichetta Underground Symphony, di includere le note di copertina in ogni traccia del CD. Tali da portare l'ascoltatore a conoscere le storie raccontate, insieme con i testi corredati da diverse opere d'arte ed immagini. Un pacchetto molto bello. Sto divagando, mi spiace, torno alla domanza (ride n.d.a). "Hellish Heirs" parla della degenerazione del genere umano e del danno fatto alla Terra. "A.D.A.M." domanda al nostro libero arbitrio cosa è fonte di tradimento, mentre "Stonemachine" è la rivolta e la ribellione verso l'oppressione. "Ethereal Whispers of Haven" piange la perdita di una persona amata ed il disagio che proviamo quando succede qualcosa del genere. "Compagnons" è un inno all'amicizia. "Cycle of Hate Pt1" parla dell'esistenza di una qualche entità malefica personificata. Poi "Jaeger", è un racconto epico di dodici minuti che sottolinea tutte le emozioni che abbiamo incontrato con questo'album ed è un omaggio a coloro che hanno dato la vita per la giustizia e la libertà. Beh, è solo un breve riassunto, non potevo certo scrivere tutti i testi (ride n.d.a.).

Quale è il pezzo del nuovo album al quale ti senti più affezionato?

-"Jaeger, Epic Of The Last Hunter" è giunto direttamente dal cuore! Per quello che mi riguarda questa canzone del disco è come un sogno che si avvera, dopo quasi dodici anni di lavoro. E' il migliore pezzo melodico che io abbia mai scritto, risale al 1997. Ho aspettato tutto questo tempo per svelare questa storia. Ancora una volta, Jaeger è l'incarnazione degli idoli caduti che hanno combattuto nei secoli e ha preso una posizione importante nel nome della giustizia e della libertà. Jaeger è il mio orgoglio più grande nel disco, come sforzo della band è semplicemente fantastico. Questo è il picco più alto dell'album. Non è solo per me e per il mio ego sovradimensionato (ride n.d.a.), ma lo dicono anche le recensioni che abbiamo raccolto in tutto il mondo. Sono davvero grato alla gente che parla positivamante di questa canzone, ci abbiamo messo il cuore ed parte della nostra vita.

Quali sono le band che hanno influenzato il vostro sound di più?

-Da questo punto di vista direi Machine Head, Biomechanical e ultime produzioni dei Testament, hanno giocato un ruolo enorme nel nostro sound. Abbiamo definitivamente puntanto su qualcosa di grande, pesante, aggressivo e tagliente. Forse siamo andati un po' lontani in questa direzione, ma abbiamo preso conoscenza dei nostri mezzi. Comunque, ci sono band che sono state per noi più uno stimolo che un'influenza. Nel disco le influenza sono ovvie, Manowar ed Iced Earth. Sono abbastanza vicini Judas Priest e Iron Maiden, mentre Overkill e Megadeth sono sempre sul nostro orizzonte. Tali band sono come il nostro terreno comune, in quanto ogni membro ha le sue metal band preferite e come influenze ci si differenzia molto. Come cantante, guardo molto a Sean Peck dei Cage. E' un maestro di tutti gli stili di voce nel vasto mondo del metal. Come compositore, Mark Shelton dei Manilla Road è il riferimento che più mi ha ispirato nei componimenti.

Cosa ci si aspetta dal nuovo album?

-Vendere sarebbe un buon inizio (ride n.d.a.). Scherzi a parte, mi aspetto che ci porti una certa credibilità nel mondo metal. Noi come band viviamo alla giornata. Abbiamo lavorato sodo per pubblicare il nostro primo disco, sia musicalmente che finanziariamente. Spero che venga ascoltato e capito da molti. Può essere il primo passo per avviare gli Stonecast tra chi ascolta metal. Con questo disco abbiamo dato al pubblico un passaporto per il nostro mondo, che è più ampio di quanto sembra. Siete i benvenuti a bordo, ci auguriamo che goddiate di questo viaggio.

Cosa ne pensi del music business? Come lo giudichi?

-Più le cose cambiano più rimangono le stesse. Una volta per ascoltare musica l'unico modo era comprare un LP. Poi venne l'era delle copie con le musicassette. Poi c'è stato l'avvento del Cdr e la duplicazione perfetta ha visto la luce del giorno. Oggi non è necessario un supporto di questo tipo, si può scaricare musica illegalmente quando e dove vuoi. Perché il music business in primo luogo ha lasciato che si verificasse questo? Ora l'unico modo nel 2009 per avere della musica, è proprio quello di avere il diritto di acquistare, proprio come nei bei vecchi tempi. Più le cose cambiano più rimangono le stesse! D'altra parte, io non compro i dischi delle major che si vantano costantetemente sulle loro attività. Se la loro economia sta facendo male, faranno qualcosa di forte per impedire il flusso di persone che rubano musica. Le loro vendite sono giù, eppure non abbassano i prezzi per aumentare i loro numeri, perché non c'è bisogno! Le grandi aziende regolano il gioco a discapito degli artisti più piccoli e delle etichette, di coloro che lottano per guadagnarsi da vivere. Non è un giudizio, è un dato di fatto.

Quali sono le principali difficoltà per una band come la vostra?

-Essere ben rodati per la stradra e guadagnarsi un posto ai festival, ricevendo dai consensi sostanzialmente. Questo è ciò che vogliamo, suonare concerti il più possibile, consegnare il nostro metal ai metallari. Non abbiamo mai desiderato essere un progetto da studio. Anche se abbiamo una certa esperienza, i concerti sono importanti e ci manca un accordo con una agenzia che ci gestisca. I nostri sforzi per realizzare ciò sono senza risposta al momento, ma noi non ci arrendiamo. Faccio quindi un invito aperto a chi potrebbe interessarsi a noi e sia disposto ad aiutarci in qualsiasi modo, vi prego eventualmente di mettervi in contattocon noi scrivendo a: band@stonecastweb.com. Grazie!

C'è qualche musicista con il quale desideri collaborare un giorno?

-Quattro in realtà (ride n.d.a.). Un giorno, vorrei Devin Townsend per produrre un album degli Stonecast. Un giorno, vorrei Eric Adams come ospite su una canzone degli Stonecast. Un giorno, vorrei che gli Stonecast aprano uno show per i Manowar. Infine, un giorno, sarà benedetto se collaboreremo con una band che per gli Stonecast è stata una fonte d'ispirazione. Oggi, sto pensando a cosa ci porterà il futuro un giorno.

Quali sono i programmi futuri per la band? Come volete promuovere il vostro nuovo album?

-Stiamo già lavorando al successore di questo disco, anche se siamo in una fase iniziale della composizione. La priorità principale è quella di suonare molti concerti per l'anno che verrà. Il modo migliore in nostro potere per promuovere l'album è andare in giro. Stiamo investendo molto su questo aspetto, è qualcosa che ridefinisce la nostra arte. E' davvero importante. Inoltre, stiamo lavorando sugli aspetti più esaltanti del nostro sito. Mi piacerebbe che il nostro portale web ci collegasse con l'universo. Ci vuole un sacco di tempo e noi tutti dobbiamo mantenere i nostri posti di lavoro per guadagnare, ma le idee ci sono.

Sarà pubblicato un live CD o un DVD?

-Se noi lo vorremo. Voglio dire, sentiamo che il momento potrebbero non essere quello giusto. Sarebbe davvero bello pubblicare un album dal vivo, un giorno un DVD. Solo quando avremo abbastanza materiale di qualità lo pubblicheremo. Questo è uno dei nostri obiettivi di sicuro.

Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Sì, grazie a tutti voi per aver passato il vostro tempo leggendo questa intervista. Vi invito a buttare un orecchio su www.myspace.com / stonecastmetal, dove troverete un estratto alcuni del disco e non esitate a dare un vostro feedback. Il vostro sostegno è prezioso, la nostro metal è il vostro. Ti ringrazio Maurizio per questa intervista e per aver dato spazio atli Stonecast. Spero che Informazione Metal continui a crescere. Metal to the Metals !!!

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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