I Kadavar sono nati circa due anni fa e provengono dalla Lombardia, più precisamente dalla città di Milano. Dopo la pubblicazione del demo "Modern Visions Of Human Madness" nel medesimo anno di nascita del gruppo e dell'EP "Conjuring The Void" nell'anno successivo, ecco arrivare l'esordio sul mercato discografico con l'omonimo album in studio edito dall'etichetta nostrana Punishment 18 Records. Musicalmente, i Kadavar assestano le proprie radici nel death metal, districandosi stilistacamente nella fazione più tradizionale del genere, puntando nel complesso su un'attitudine prevalentemente tecnica. Non siamo conseguentemente di fronte alla classica band di ragazzini che hanno voglia solo di fare un po' di baccano, ma siamo dinanzi ad un unsieme di musicisti certamente giovani, ma di prospettiva, con una pregevole preparazione tecnica alle spalle, una componente che dona una forte dose di qualità all'intero album. Ci sono forti tracce di Death nella musica dei Kadavar, come dei Napalm Death oppure dei Deicide, anche se in certi frangenti, i Kadavar estremizzano ulteriomente quello che è il proprio stile con una grandissima abilità ed una straordinaria disinvoltura. La produzione è buona, è moderna e dona al disco un suono particolarmente attuale, una caratteristica che rende "Kadavar" ancora più appetibile a prescindere dai contenuti musicali che sono davvero egregi. Nel complesso la band lomabarda non scopre nulla di nuovo, ma il disco si lascia ascoltare con grande piacere, scorrendo in modo fluido e dinamico, senza momenti monotoni e pesanti. I brani godono di un impatto di notevole portata, tanto da renderli semplici ed immediati nella propria assimilazione. Come prima anticipato, i Kadavar sono una band di prospettiva, che ha tutte le carte in regola per diventare grande. Questa è assolutamente una buona partenza e se fate di questo genere il vostro pane quotidiano, apprezzerete fino in fondo un disco fatto con cuore, passione e competenza.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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