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giovedì 10 dicembre 2009

IMAGO MORTIS - Ars Obscura


Attivi da circa quindici anni, gli italianissimi Imago Mortis, originari per la precisione della città di Bergamo, giungono con questo "Ars Obscura" al proprio secondo lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a tre anni di distanza dal precedente "Una Foresta Dimenticata", il disco che ne sancì l'esordio dopo una lunga serie di demo. La formazione lombarda, è composta da quattro elementi, ovvero Axor alla batteria, Faust e Schighèra alle chitarre e Abibial al basso ed alla voce. Come ampiamente intuibile, gli Imago Mortis affondano le proprie radici sonore nel più puro e nobile black metal, fortemente ispirato alla scena norvegese, ma nel complesso questa band non si limita a riportare al presente gli antichi fasti del settore, ma è in possesso di un proprio stile ben definito, oltre che di una spiccatissima personalità. Aldilà del genere suonato inoltre, ci troviamo di fronte ad una band particolarmente dotata da un punto di vista tecnico, cosa che dona allo stesso disco una fortissima qualità. Basta solo ascoltare i pregevoli sincronismi delle chitarre nel brano d'apertura "Nox Perpetua" per averne la matematica conferma di questo concetto. Con onestà, si potrebbe paragonare lo stile degli Imago Mortis a quello di diverse band del settore, ma questo non renderebbe onore ad una formazione qualitativamente molto dotata, anche da un punto di vista compositivo, vedi anche la prolissità dei sei componimenti presenti nel disco, che scorrono in modo fluido senza mai un calo di tono, capaci di alternarsi in modo disinvolto tra momenti aggressivi e rapidi, con partiture più lente e sempre sensibilmente intense. Il capolavoro assoluto poi è la title-track, che racchiude tutto lo spessore artistico di questo grande gruppo nostrano, che rimarca e conferma come nella nostra bella Italia siamo capaci di sfornare della musica di notevole livello a cospetto di prodotti esteri stesso eccessivamente pubblicizzati. Se amate questo genere, apprezzerete fino all'infinito questo disco, perché è suonato con passione ed ha pregevoli contenuti tecnici. Possiamo quindi solo fare i complimenti questa band, incitandoli a proseguire su questa strada.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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