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martedì 24 novembre 2009

LAETA MORS - Deafening Silence


Questi Laeta Mors vengono alla luce in quel di Milano circa cinque anni fa, con la forte intenzione di non assestarsi su un solo genere del metal, ma basandosi sulla fusione dinamica tra tre settori ad un primo impatto differente, ma allo stesso tempo uniti da un folto numero di fattori, stiamo parlando del thrash, del death e del black. Partendo da un primo demo pubblicato nel 2005, "Perpetual Decay 233", ecco arrivare il contratto con l'etichetta italiana Cimitero Records, che nel 2007 pubblica l'album d'esordio dei Laeta Mors "Deafening Silence". Analizzando questo disco più dettagliatamente,"Deafening Silence" risulta un prodotto assolutamente egregio, che gode nella sua totalità di una produzione priva di pecche e che allo stesso tempo mostra la capacità di rimarcare le buone doti tecniche di ogni componente che va a formare la band lombarda. I Laeta Mors, come nelle loro intenzioni primordiali, riescono davvero nell'impresa di mettere assieme death, thrash e black con grandissima abilità, sembrando a volte i Venom come gli Emperor dei primissimi lavori, o i Dismember come i Death più crudi, oppure i Kreator come i Sodom. In base a questa analisi, ne viene fuori un disco ben amalgamato, dotato di un impatto robusto e molto forte, composto da strutture a volte particolarmente complesse, ma che non risultano mai difficili da assimilare. "Deafening Silence" è un disco scorrevole, che fugge via con grande dinamismo, lasciadosi apprezzare dalla prima all'ultima nota, senza conseguentemente risultare statico. Piace perché è un album versatile, capace di spaziare in effetti verso generi differenti in modo disinvolto, senza perdesi in momenti monotoni e noiosi, tenendo sempre alto l'interesse di chi lo ascolta. I Laeta Mors per essere chiari, non scoprono nulla di diverso dal passato, ma quello che suonano, se pur scontato e prevedibile all'apparenza, contiene tanta passione ed intensità, ecco perché "Deafening Silence" è capace di lasciare un'impronta indelebile in chi lo ascolta in ogni brano che lo compone. Consigliato vivamente a chi ama queste sonorità.

Voto: 7/10

Salvatore Mazzarella

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