Quinto album in studio per gli statunitensi Soil, che fanno ritorno sul mercato discografico con questo nuovo "Picture Perfect", a tre anni di distanza dal precedente "True Self". L'abilità principale di questa band, che assesta le proprie radici complessivamante nel post-grunge, è quella di unire in modo assolutamente eccellente, diversi generi che in un primo momento possono sembrare eccessivamente differenti e distanti, ma che alla fine a conti fatti, evidenziano diversi punti in comune, a volte anche soprendenti. Stiamo parlando del rock più sporco, dell'hard rock a stelle e strisce più ruvido e roccioso, del groove metal più spiazzante e del rock alternativo più moderno ed all'avanguardia, senza dimenticare una buona dose di pop rock che rende la ricetta dei Soil particolarmente appetibile. Andando dritti al sodo, senza effettuare tortuosi giri di parole, questo "Picture Perfect" nella sua totalità è un disco assolutamente discreto, che gode di una pregevole produzione, componente capace di valorizzare in modo marcato ogni singolo componimento e carattizzato da brani che scorrono in modo fluido e dinamico, lasciandosi apprezzare in modo palpabile. Cosa che non guasta, è la buona preparazione tecnica dei Soil, un fattore che dona maggiore spessore artistico a questo disco, soprattutto se ci soffermiamo nelle parti della chitarre. "Picture Pefect" con onestà, è un disco per le masse, contiene più di un pezzo commerciale, ma si lascia ascoltare con piacere, senza cadere dentro sonorità morbide che il più delle volte rendono i pezzi meno carismatici. La forza dei Soil, sta quindi in questa componente, che strizza l'occhio a melodie più ruffiane, senza perdere della giusta energia, passando da momenti intensi ed avvolgenti, a frammenti più crudi ed aggressivi, ovvero, un insieme di sonorità per tutti i gusti. Per concludere, girate in alto la manopola del vostro stereo o pigiate il tasto "Up" del relativo telecomando ed ascoltate a tutto volume "Picture Perfect", la musica dei Soil vi contagerà anche se siete tradizionalisti incalliti.
Voto: 6,5/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 6,5/10
Maurizio Mazzarella
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