Ansa News

venerdì 23 ottobre 2009

CRYSTALLION - Hundred Days


Terzo disco in studio per i teutonici Crystallion, che tornano sul mercato discografico ad un anno di distanza dal precedente Hattin, con questo nuovo Hundred Days, ovvero, un concept album dedicato a Napoleone ed alla famosa battaglia di Waterloo. Siamo nel campo del power metal, ma a discapito della propria nazionalità, i Crystallion denotano una forte dedizione alla scuola svedese, rispolverano anche qualcosa del primo Malmsteen. Disco buono nel complesso, anche se per larghi tratti rsulta scontato e prevedibile, oltre che penalizzato da una produzione sommaria a volte non del tutto all'altezza, un aspetto che però mette in secondo piano le buone qualità complessive della band e le peculiarità di Hundred Days, un prodotto che farà comunque felice chi vive di solo pane e power metal. Passando al disco, dopo l'intro dai connotati sinfonici Cloak And Dagger, la partenza è affidata a The Sleeping Giant, song che parte lentamente, adagiandosi su pregevoli cavalcate di notevole spessore tecnico, avvolte da una melodie accattivante e graffiante allo stesso tempo, A Cry In The Night a seguire, punta su sonorità più moderne ed all'avanguardia e giova di una pregevole rapidità d'esecuzione, differentemente Sole Survivors In Ligny rispolvera uno stile più classico e tradizionale, ma sempre di grandissimo effetto. Nel proseguo, Nations Falling dona spazio alla dimensione poetica e passionale della band, in un pezzo dotato di una forte componente emozionale, Hougoumont risulta uno dei momenti più elevati da un punto di vista tecnico, con una strizzata d'occhio al power metal di matrice scandinava, mentre Under Heavy Fire in alcuni frangenti ricorda i Rhapsody Of Fire, rimarcando il lato più epico della band. Nella parte finale del disco, con We Stand Aligned il sound dei Crystallion si fa più ruvido e robusto, ma resta sempre particolarmente seducente, stesso dicasi per la maestosa title-track, possente e raffinata, la conclusiva The Bravest Of The Brave, infine, racchiude una forte dose di malinconia e tristezza e ricorda le pregevoli ballate metal firmate dagli Hammerfall. Buon disco di power metal destinato esclusivamente del settore.

Voto: 6,5/10

Maurizio Mazzarella

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