Ansa News

martedì 1 settembre 2009

SKYCLAD - In The...All Together


Skyclad significa all’incirca “coperti di cielo”…cioè nudi…In The All Together si collega al nome del gruppo come a dire semplicemente “siamo puramente gli Skyclad nudi e crudi…senza contaminazioni o ingerenze esterne”.
Dopo ben cinque anni dall’ultimo “A Semblance Of Normality” e varie peripezie ritorna in pista il gruppo che ha inventato il folk metal, in un periodo in cui questo genere comincia a sembrare un po’ inflazionato e come quasi sempre succede, alla fin fine i maestri risultano sempre migliori degli allievi.
Confermata infatti la presenza alla voce ed alla seconda chitarra di Kevin Ridley (già collaboratore/produttore della band dai tempi di Jonah’s Ark del 1993), il gruppo produce un platter senza dubbio sincero ed onesto, così come il titolo vuol lasciare intendere, con una novità non da poco rispetto al precedente album, cioè l’impostazione vocale di Ridley che incitato dai fans e confortato da alcune riuscitissime collaborazioni, ha deciso di settare i registri delle sue corde vocali su toni molto più aggressivi.
Il risultato è davvero godibile con brani puramente heavy come Black Summer Rain, alcuni con una vena un po’ sperimentale come Babakoto e Superculture, fino al resto dove si ode chiaramente la matrice folk del gruppo che infarcisce i brani di influenze celtiche, senza perdere però in potenza, anzi…le chitarre sono robustissime in fase ritmica ma anche incisive durante gli assoli, la sezione ritmica granitica, il violino di Georgina Biddle vi si inserisce che è un piacere specialmente quando detta le armonie con le chitarre che lo supportano ritmicamente, mentre delle vocals ne abbiamo già parlato.
Il gruppo in sede di intervista ha specificato che ha voluto registrare un disco dal suono grezzo così quasi da riprodurre l’atmosfera che i cinque producono in sede live (…In The All Together!!!) ed ha trovato soddisfazione negli studi del nostro Dario Mollo in quel di Ventimiglia. Il fatto poi che esca anche per un etichetta italianissima come Scarlet dovrebbe dirla tutta su come da noi le ‘infrastrutture musicali’ funzionino bene e meglio di quelle in terra straniera. Fatelo vostro !!!

Voto: 8/10

Salvatore Mazzarella

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