Ansa News

martedì 7 luglio 2009

KORPIKLAANI - Karkelo


Attivi da oltre sei anni e provenienti dalla Finlandia, i Korpiklaani giungono con questo nuovo "Karkelo", edito per la Nuclear Blast, al loro sesto album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a solo un anno di distanza dal precedente "Korven Kuningas". Musicalmente lo stile della band finnica è ormai inconfondibile, il loro è un marchio di fabbrica garantito, un classico folk metal privo di pecche, fatto di grande tecnica, grandi canzoni, partiture orchestrali, atmosfere medioevali ed un grintoso dinamismo assolutamente ipnotizzante. "Karkelo" andando dritti al sodo, è un grande disco, il classico album che ti aspetti dai Korpiklaani, ben prodotto, egregiamente suonato e capace di entusiasmare e coinvolgere l'ascoltatore senza mezze misure. Passando al disco nel particolare, si parte con "Vodka", song estremamenente versatile e dinamica, capace di unire melodia, orchestrazioni e potenza con grande ponderatezza ed incisività, adagiata su un arrangiamento impeccabile e corredata da un lavoro di chiarra stupefacente, "Erämaan Ärjyt" è impostata su ritmi essenzialmente armonici ed esalta in modo considerevole la componente folk della band che dimostra in ogni nota grande grinta e straordinario carisma, differentemente in "Isku Pitkästä Ilosta" i Korpiklaani rimarcano il loro lato più energico, giovando di una sezione ritmica martellante, in "Mettänpeiton Valtiaalle" invece, sono le emozioni a ritagliarsi un ruolo da protagonista, in un brano dalla forte intensità e dall'eccelsa ispirazione. "Juodaan Viinaa" (Hector cover) è un inno all'allegria, "Uniaika" vede la band indurire pesantemente il proprio sound senza mai rinunciare alla melodia, stesso dicasi per "Kultanainen", brano dallo stile variegato e "Bring Us Pints Of Beer", eseguito con grande rapidità. Nella parte finale del disco, in "Huppiaan Aarre" si cela l'aspetto più malinconico e struggente della musica dei Korpiklaani, che in "Vesaisen Sota" ed in "Sulasilmä" confermano le proprie doti tecniche e compositive. La conclusiva "Kohmelo" infine, racchiude buona parte delle peculiarità della band e sintetizza i contenuti globali di un disco che non fa altro che confermare le ottime credenziali che circodano Jonne Järvelä e compagni.

Line-up:
Jonne Järvelä - Vocals, Guitars
Kalle "Cane" Savijärvi - Guitars
Jarkko Aaltonen - Bass
Matti "Matson" Johansson - Drums
Jaakko "Hittavainen" Lemmetty - Violin, Jouhikko, Bagpipes, Flute
Juho Kauppinen - Accordion

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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