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martedì 7 luglio 2009

EX DEO - Romulus


Partoriti da una costola consistente dei canadesi Kataklysm di Maurizio Iacono, gli Ex Deo giungono con "Romulus" al proprio esordio sul mercato discografico per merito della Nuclear Blast. La formazione attuale, oltre a Maurizio Iacono alla voce, vede altri quattro membri dei Kataklysm impiegati in questo progetto, ovvero i chitarristi Stéphane Barbe e Jean-François Dagenais, il bassista François Mongrain ed il batterista Max Duhamel, a completamento della band inoltre, troviamo Jonathan Leduc dei Blackguard alle tastiere. Musicalmente, il progetto Ex Deo è ricondocibile ad un death metal molto tecnico con ponderate partiture epiche e sinfoniche. I punti in comune con i Kataklysm sono ovvi ed evidenti, ma sono le tematiche sull'antica Roma che rendono questo disco ancora più particolare. Il disco ad ogni modo, è assolutamente eccellente, suonato divinamente ed è prodotto in modo a dir poco impeccabile, esaltando tutte quelle che sono le qualità complessive di questa formazione canadese. Passando al disco, si parte con "Romulus", song maestosa, possente, dalla partenza armonica in stile "Il Gladiatore", con una successiva sterzata verso sonorità energiche, a volte brutali e violente, ma sempre dotate di una tecnica a dir poco mostruosa, "Storm the Gates of Alesia" è un pezzo dall'impatto immediato, adagiata su ritmi crudi ed incisivi ed impostata sulla voce grintosa e carismatica di Maurizio Iacono, autore nel complesso di una prova a dir poco eccellente, "Cry Havoc" nei suoi sette minuti complessivi di durata, è il brano che più rappresenta lo stile della band rimarcando il talento e la bravura tecnica dei singoli componenti, "In Her Dark Embrace" invece, strutturato ed articolato impeccabilmente, giova di un arrangiamento curato anche nel più piccolo dei particolari. Nel proseguo di "Romolus", "Invictus" rimarca l'eccellente lavoro di Stephane Barbe e J-F Dagenais alle chitarre, differentemente in "The Final War (Battle of Actium)" è la sezione ritmica, in particolar modo la batteria, ad esercitare un ruolo fondamentale. "Legio XIII" è in assoluto il momento migliore del disco per via della sua versatilità e di uno stile dinamico e variegato, "Blood, Courage and The God's That Walk The Earth" si assesta su ritmi lenti, ma sempre molto pungenti, "Cruor Nostri Abbas" è un inno alla romanità, stesso dicasi per "Surrender the Sun", intensa e robusta. La conclusiva "The Pantheon (Jupiter's Reign)" infine, rimarca ulteriormente le qualità degli Ex Deo e riassume i contenuti di un disco assolutamente imperdibile non solo per gli amanti di questo settore musicale.

Maurizio Iacono - Vocals (Kataklysm, Nuclear Blast Allstars)
Stéphane Barbe - Guitar (Kataklysm)
Jean-François Dagenais - Guitar (Kataklysm)
François Mongrain - Bass (Martyr (Can), Kataklysm)
Jonathan Leduc - Keyboards (Blackguard)
Max Duhamel - Drums (Kataklysm)

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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