Ansa News

venerdì 17 luglio 2009

CKY - Carved City


"Carved City" è il nuovo album dei Cky, precedentemente denominati Camp Kill Yourself, che giungono con questo nuovo prodotto discografico al quinto album in studio della propria carriera artistica. Senza effettuare troppi tortuosi giri di parole, siamo dinanzi ad un disco di rock melodico fortemente commerciale, destinato ad un pubblico ampio, ma che con onestà difficilmente raggiungerà consensi proficui, perché anche nel campo della musica delle grandi masse bisogna saperci fare. "Carved City" non è un disco brutto, parliamoci chiaro, ma risulta un insieme di canzoni già sentite, che nulla tolgono ne aggiungono alla musica nella sua totalità. Momenti ruvidi che in realtà sono suoni morbidi, riff sdolcinati dipinti di rabbia, un finto carisma adatto solo per liceali che vogliono distinguersi dai compagni che ascoltano il Ramazzotti di turno, ma che a stento conoscono i Metallica e gli Iron Maiden. A tutto questo aggiungiamoci una sezione ritmica priva di mordente, con qualche assolo di chitarra che invece di arrichire il brano, specialmente nel caso di "Rats In The Infarmary", non fa altro che sembrare fuori posto e rovinarlo. Detto ciò, possiamo comunque dire che in "Carved City" non c'è alcun tipo di momento virtuoso, se non ritornelli zuccherosi che il più delle volte ti conducono a spegnere il lettore. Poi, come se on bastasse, a rovinare quel poco di buono che c'è nel disco, troviamo una voce ovattata, dove è quasi impossibile percepire le parole. La produzione è buona, il disco è ben confezionato, questo è una dato ampiamente prevedibile, ma onestamente delude quasi del tutto, anche perché è quasi impossibile dargli una definizione ben precisa, aldilà di ogni tipo di etichetta che nella musica e nel rock in particolare, ha creato solo confusione e nulla di buono. Per farla breve, gruppi come i Nickelback, i Linkin Park o gli Staind, fanno rock commerciale, ma a prescindere dai gusti, lo fanno in modo egregio. Non siamo però nel caso dei Cky che devono rivedere diverse cose anche in fatto d'identita personale.

Voto 4/10

Maurizio Mazzarella

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