Ansa News

sabato 11 luglio 2009

BIRDS OF PREY - The Hellpreacher


Gran bel disco per i Birds Of Pray, band proveniente dagli Stati Uniti, più precisamante dallo stato della Virginia, che con "The Hellpreacher", edito dalla Relapse e terzo della propria discografia dopo Weight of the Wound del 2006 e Sulfur And Semen del 2008, raggiungono la propria maturazione definitiva. Musicalmente il genere proposto è un mix tra thrashy death e sludge metal, ma stilisticamante dimostrano di avere una propria personalità senza pagare eccesive sudditanze a band dal bagaglio storico più ampio. Nella musica dei Birds Of Pray c'è grinta e carisma, ma anche tanta passione ed intensità, componente rinvigorita da una tecnica di tutto rispetto e da componimenti veloci e taglienti. L'album nel complesso è assolutamente eccellente, ben prodotto e ben suonato, e valorizza al massimo quelle che sono le peculiarità globali della band. Ottima la sezione ritmica, massiccia, potente e possente, a volte massacrante, ma sempre puntuale nei propri inserimenti. Egregio anche il lavoro delle chitarre, modulate magnificamante in base al tipo di velocità del brano, ma ancora di più è da rimarcare la prova di Ben Hogg dietro al microfono, assolutamente stupefacente. La musuca dei Birds Of Pray infatti, non è mai monotona e si dimostra molto versatile aldilà del genere suonato, facendo qualche esempio, si passa da episodi molto veloci come "Momma" ed "Alive Inside!", a brani più armonici e dai ritmi lenti (come "Tempt the Disciples" e "Juvie"), ma sempre pungenti ed incisivi a livello di sound. Tra momenti pesanti ed avvolgenti, "The Hellpreacher" scorre via in modo fluido e si fa apprezzare in ogni frangente ed in ogni nota, difficile non restare contagiati dalla loro musica. Bel colpo per Birds Of Pray! Ora andare a comprare questo disco!

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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