Ansa News

lunedì 13 luglio 2009

UFO - The Visitor


In prossimità ormai del compimento di 40 anni di carriera, esce il nuovo album degli Ufo che ancora una volta, ormai dal 2003, conferma la presenza del guitar wizard Vinnie Moore che, mai come questa volta, mette la sua smisurata tecnica al servizio delle canzoni, imprimendo alle stesse un sound tipicamente americano (scordatevi quindi gli Ufo modello Michael Schenker) dove è il blues a farla da padrone, dagli incisivi riff sino ai magnifici assoli,mentre Phil Moog sfodera un’interpretazione al solito intensa (fateci caso e capirete quanta influenza ha esercitato su David Coverdale) su quello che alla fine, come hanno ribadito lo stesso cantante ed il drummer Andy Parker in una serie di interviste, è un ritorno alle origini di fine anni ’60 prima che l’axeman tedesco ci mettesse lo zampino. Un arpeggio bello e deciso di chitarra acustica e parte la prima song Saving Me, opener ideale anche eventualmente in sede live; tutti i brani del disco viaggiano su ritmi sostenuti, mantenedo livelli di classe ed eleganza elevati…da On The Waterfront ad Hell Driver, passando per Rock Rady, Living Proof…tutto il disco fa da colonna sonora ideale per un viaggio in auto dalla East alla West Coast, intermezzi aor compresi in un paio di occasioni. Si fa una sosta per rilassarsi con Forsaken, gradevolissima ballad e dopo si ritorna a viaggiare sino alla track di chiusura (sull’edizione normale, mentre sulla limited chiude una bonus track) Stranger in Town dove Paul Raymond, che ha colorato tutto il disco con le sue tastiere vintage, padroneggia col suo hammond. L’unica nota stonata, che però, sia chiaro, non ostacola la buonissima riuscita di questo platter, è l’assenza del carismatico Pete Way, in lotta contro la morte per una grave malattia al fegato. Forza Pete, ti aspettiamo…

Line up:
Phil Moog – Vocals
Vinnie Moore – Guitars
Paul Raymond – Keyboards,Guitars
Andy Parker – Drums

Voto: 7/10

Salvatore Mazzarella

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