Ansa News

domenica 26 giugno 2011

SARAH JEZEBEL DEVA - The Corruption Of Mercy


Apprezzo molto Sarah Jezebel Deva, sia come artista, che come cantante nel suo complesso. Nel suo percorso artistico ha collaborato con gruppi ed artisti molto noti nel panorama del metal soprattutto estremo, come ad esempio Mortiis, Graveworm, Therion e Covenant, ma è soprattutto con i Cradle Of Filth che ha secondo il mio modesto parere, raccolto un folto numero di consensi ed anche raggiunto la definitiva maturità come cantante. La sua voce è ormai un marchio di fabbrica inconfondibile, a me personalmente piace molto e non ritengo la brava Sarah assolutamente inferiore ad altre voci femminili che nello stesso settore sono maggiormente considerate. La scelta di tentate un percorso da solista, non è stata assolutamente sbagliata. Già con l'esordio "A Sign of Sublime" Sarah Jezebel Deva aveva dato ampia prova delle sue abilità sia vocali che compositive, ma con questo "The Corruption Of Mercy" non solo conferma le sue qualità già note, ma va anche oltre, con un disco davvero molto bello da ogni punto di vista. Da un punto di vista strettamente musicale, siamo nel campo del gothic metal di matrice sinfonica, anche se come stile di fondo e struttura dei singoli componimenti, vedo ed anche molto, l'approccio dei Cradle Of Filth affrontato da album come "Midian" in poi. L'influenza di Dani Filth e compagni c'è ed è qualcosa anche ovvio se ascoltiamo il disco nel suo complesso, ma è una considerazione che lascia il tempo che trova, sia perché l'artista in questione rimarca maggiomente la componente gotica e sia perché lo stile vocale è certamente differente ed inoltre, la tipologia di sound è più luminosa e tradizionale a cospetto di un gruppo che fa di alcuni modernismi e di un approccio prevalentemente oscuro il proprio punto di forza. Dal mio punto di vista, è il secondo brano del disco "The World Won't Hold Your Hand" quello che più rimarca i punti in comune evidenzianti precedentemente come anche il discreto "Secret Please", nel proseguo il disco invece, prende un percorso proprio e mette in luce quello che è lo stile reale di Sarah Jezebel Deva, che in alcuni frangenti tenta un approccio più moderno ed anche innovativo se vogliamo, avvicinandosi stilisticamente ai Theatre Of Tragedy attuali. Il disco quindi si ascolta con molto piacere, è nel complesso composto da toni morbidi e seducenti, ma non c'è nulla di eccessivamente commerciale. Disco discreto, Sarah è un brava cantante e merita sicuramente la vostra attenzione.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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