Finalmente un disco diverso e nel complesso anche particolare direi. Di certo è qualcosa di insolito e questo dal mio umile punto di vista, è nettamente un qualcosa che rende questi Onelegman un band se non unica, almeno originale per la voglia di creare qualcosa di singolare, senza averlo studiato a tavolino, ma lasciandosi soltanto trasportare dalla passione e dall'amore per la musica e per quello che si suona. Gli Onelegman iniziano la propria avventura nel 2010, con una fruttuosa collaborazione con due produttori italiani di speossore, parliamo della DysFUNCTION Production, già chiamati in precedenza a collaborare con artisti di calibro internazionale come Logan Mader dei Machine Head, Jonny Santos degli Spineshank ed il noto Tue Madsen (Halford, Sick Of It All, Vader, The Haunted, Behemoth, Hatesphere, Mnemic). Quesdto eccellente "The Crack" è il primo disco ufficiale della band e viene pubblicato dalla Buil2Kill Records e quindi promosso dagli amici della Nadir Promotion. Andando dritti al sodo, “The Crack” è un disco che osa, che va oltre i limiti. Ognuna delle nove tracce presenti nell'album si districa fra generi diversi, passando dalle sonorità southern di “See That Truth” alle sfumature progressive di “Dream On”, attraversando il thrash e le poliritmie del pregevole “Black Lamb”, con inoltre i richiami balcanici di “Vortex”. "The Crack" è un disco diverso, capace di esplorare nuovi campi sonori, tutti collegati tra di loro, con un muro sonoro completamente heavy che la band riesce a costruire con grossi bassi, chitarre distorte, batterie vorticose e voci potentissime. Disco consigliato altamente ai fan di Pantera, Pride&Glory, FaithNoMore, System Of A Down, Tool e perché no, anche Korn.
Voto: 7,5/10
Maurizio Mazzarella
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