Ansa News

domenica 17 luglio 2011

MASTIPHAL - Parvzya


Se devo essere onesto e sincero, quindi anche professionale, direi che i Mastiphal nel complesso non ci dicono davvero nulla di nuovo e penso anche d'interessante. Quello che poi propongono, sembra avere anche dei forti limiti da diversi punti di vista, che possono essere strutturali, quindi di forma ed anche limitati se visti da una dimensione tecnica. Visto che non ci troviamo di fronte ad una band all'esordio, penso sia giusto e quindi lecito attendersi qualcosa in più, se poi nel gruppo ci troviamo un certo Daamr, ex ascia dei Darzamat, ecco che la delusione si raddoppia, anche se le chitarre soliste per certi versi sono le uniche cose nella norma dell'album. Ad ogni modo i Mastiphal sono attivi dal 1992, vengono dalla Polonia e con questo "Parvzya" giungono alla pubblicazione del secondo album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a distanza di ben sedici anni dall'esordio "For a Glory of All Evil Spirits, Rise for Victory". Da un punto di vista strettamente musicale, i Mastiphal suonano un crudo e cruento black metal fortemente influenzato dalla scena scandinava. L'influenza è talmente forte che di alcune band viene riprodotto anche il respiro, anche se i risultati non sono certamente i medesimi. "Parvzya" ad ogni modo, è un concentrato di rabbia, carriveria, violenza ed aggressività, l'unico obiettivo è quello di fare il più male possibile, l'intenzione primaria è quella di dichiarare guerra, il problema è che la vittima è la musica, che in alcune circostanze, salvo alcuni episodi (Sovereign's Return) passa in secondo piano. La sezione ritmica va oltre i limiti della ragione ed il resto è un'esagerazione continua. Anche la produzione non è impeccabile, tuttavia il disco raggiunge la sufficienza in modo risicato, perché in giro c'è anche di peggio.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella

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